"E' un Toro che diverte poco, quello visto contro il Chievo. Merito senza dubbio della fase difensiva clivense, che dopo 15 partite tornano a mantenere la porta inviolata. I granata, dalla loro, possono rimproverarsi sicuramente una scarsa intraprendenza soprattutto nel secondo tempo, con poca freschezza nelle idee e nel fisico. In questo senso, non pare un caso il fatto che l'undici schierato ieri da Mazzarri fosse il più vecchio mai messo in campo in questa stagione dai granata. Ironia della sorte, il giorno dopo la vittoria della Coppa Italia Primavera.
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Toro, al Bentegodi l’undici più vecchio in stagione. Ma quei “segnali” dalla panchina…
Con trent'anni di età media, la formazione schierata da Mazzarri contro il Chievo è la più vecchia da inizio stagione per i granata
"Trent'anni e due giorni, questa l'età media dei granata in campo - con appena un giocatore titolare sotto i 25 anni. Un dato che sicuramente non va legato direttamente alla mancata vittoria del Toro, ma che comunque dà spunti importanti per il futuro. Un futuro dove la società è chiamata a svecchiare una squadra, per riportare in auge quella filosofia intrapresa 4 anni fa e lasciata andare dopo l'addio di Ventura. Di fatto, i granata ad oggi sono la terz'ultima squadra di Serie A per impiego di Under23 (qui i dettagli). E lebasi ci sono, basti vedere i tre cambi di ieri: per la prima volta, infatti, i tre prodotti del vivaio granata Bonifazi, Barreca ed Edera subentrano insieme in una partita, giocando uno scampolo al Bentegodi.
"Un segnale importante in prospettiva, dunque, nel giorno del Toro più vecchio in campo: i granata hanno in seno le basi per ripartire, ma in estate serviranno mosse importanti da parte della società, per cercare di restituire freschezza ad una rosa non più così "green".
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