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Toro e scudetto del ’27: la strada è in salita

Cairo sul palco del Filadelfia chiede lo scudetto del '27

Un'eventuale assegnazione alla Lazio dello scudetto del '15 non costituirebbe alcun precedente utile per i granata. Ecco perché.

Lorenzo Bonansea

"Urbano Cairo, in pompa magna, durante la posa della prima pietra al Filadeflia, aveva annunciato: "Riprendiamoci lo scudetto revocato". Un annuncio che aveva fatto il giro del mondo granata, suscitando entusiasmi e speranze per la riapertura di un caso controverso e vecchio di quasi 90 anni come quello Allemandi, che - lo sappiamo bene - portò alla revoca dello scudetto del'26/27 vinto dai granata, senza che questo fu poi mai più riassegnato.

"E poi? E poi nulla più: Cairo non ha presentato alcuni ricorso in Federazione sinora, al contrario di quanto invece fatto dalla Lazio per il titolo 1915, al quale - per altro - per diversi motivi è legato anche il Toro (leggi qui la nostra inchiesta). Senza entrare qui nel merito della questione del'15, il club biancoceleste sembra aver ottenuto il benestare della Lega per l'ottenimento di quel titolo, e molti si sono chiesti se questa assegnazione potesse fare gioco al Torino in sede di ricorso per quanto riguarda il caso Allemandi. Alcuni, tralasciando non pochi particolari, parevano sicuri che la svolta laziale avrebbe aiutato anche i granata creando un precedente, ma le cose non stanno assolutamente così.

"Prima di tutto, i due casi fanno parte di due fattispecie giuridiche completamente differenti. Lo scudetto 1915 fu assegnato al Genoa perché - al momento dell'interruzione del campionato causa guerra - il Grifone si trovava al comando del girone nord. La Lazio, invece, rivendica lo stesso diritto poiché si autodefinisce come l'altra finalista Nazionale insieme ai rossoblù (anche se le cose non stanno proprio così, e anche il Toro potrebbe dire la sua...).

"Qualunque sia il merito della questione, appare chiaro che - dal punto di vista giuridico - il caso Allemandi appartenga ad una sfera completamente diversa, ovvero quella del (presunto) illecito sportivo: Allemandi fu - secondo le cronache dell'epoca e leggendo la versione ufficiale - "corrotto" da un dirigente granata, e quello scudetto fu revocato alla chiusura del campionato e - un po' inspiegabilmente, ma nemmeno troppo - mai riassegnato alla seconda in classifica, ovvero il Bologna, si dice su pressione del Duce (leggi qui). Da una parte, dunque, un campionato interrotto e "fotografato" al momento dello stop (quello del'15), dall'altro uno scudetto revocato e mai più assegnato per presunta combine. Non ci vuole un genio per capire che si tratta di due cose molto differenti.

"E se il Torino provasse concretamente a riavere quello scudetto, cosa potrebbe impugnare? Posto - come abbiamo visto- che un'eventuale assegnazione alla Lazio del titolo 1915 non costituirebbe precedente utile, Cairo dovrebbe provare tramite documenti o addirittura test dell'epoca che il Torino non ebbe parte in alcun illecito. Ma anche qui, la strada pare davvero essere tortuosa: il caso avvenne quasi 90 anni fa, la giustizia sportiva dell'epoca era molto diversa da quella d'oggi, e risalire a documenti - o addirittura testimoni di allora - pare davvero una missione impossibile. Senza contare, poi, che il Bologna potrebbe obiettare e richiedere a sua volta quel titolo, creando ancora più complicazioni per un ricorso che - a parole - è stato sbandierato dal Presidente Cairo, ma che pare davvero di difficile attuazione. Almeno ad oggi.

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