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Toro: quindicesimo in casa e terzo in trasferta. Forse c’è un perché…

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I granata in casa faticano vistosamente: non riescono a vincere né a rimontare. Appaiono insicuri nella fase di costruzione davanti a difese schierate

Il Torino in casa non ha più vinto dal 6 marzo contro il Bologna: tre pareggi (Salernitana, Monza e Fiorentina) e quattro sconfitte (Napoli, Roma, Atalanta e Inter).  I granata sembrano un'altra squadra rispetto a quella che gioca lontano dall'Olimpico-Grande Torino: i dati parlano chiarissimo e dicono che i ragazzi di Juric, contando solo le gare in trasferta, sarebbero arrivati terzi a pari punti con l'Atalanta. La sconfitta in trasferta, infatti, manca dal derby con la Juventus di fine febbraio, poi il Toro ha ottenuto cinque vittorie e un solo pareggio

Juric prepara le partite allo stesso modo, ma il Toro in trasferta è un'altra squadra

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"Noi giochiamo sempre allo stesso modo. Non ho mai preparato le partite a seconda del giocare in casa o fuori casa. Le idee sono le stesse. Evidentemente quest’anno ci va meglio fuori casa. Non credo che ci siano problemi specifici, ma evidentemente non abbiamo ottenuto risultati buoni come in trasferta”. Queste sono le parole di Ivan Juric prima della sfida con il Monza. Per il tecnico non ci sono motivazioni specifiche in questo andamento opposto. Eppure i granata in trasferta sono apparsi una squadra matura, riuscendo anche a fare punti in campi complicati contro squadre che si giocavano obiettivi importanti. Le vittorie contro club in piena lotta salvezza come Lecce, Verona e Spezia hanno dimostrato la buona capacità di lettura delle gare della squadra. Il Toro ha saputo attendere il momento giusto per colpire, tenendo sempre la porta inviolata. Al contrario in casa, i granata hanno perso punti contro Salernitana (pareggio), Cremonese (pareggio), Verona (pareggio) e Spezia (sconfitta), proprio quando,  invece, erano chiamati ad aggredire l'avversario. Pure gli scontri diretti in trasferta sono andati meglio: con la Fiorentina pareggio in casa e vittoria in trasferta, col Monza idem. Solo con il Bologna il trend si è invertito.

Il Toro fatica a verticalizzare e mantiene molto il possesso del pallone

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Forse la ragione di questo trend così differente tra casa e trasferta sta proprio nella difficoltà dell'andare in gol, dovuto allo stravolgimento nello stile di gioco rispetto alla passata stagione. Emblematico è il dato sulle reti: sono appena 15 in casa (peggio ha fatto solo la Sampdoria) contro le 27 lontano da Torino. Questi numeri vanno spiegati in riferimento al cambio di gioco rispetto al 2021-22: l'altro anno tante verticalizzazioni e poco possesso palla, nel 2022-23 il contrario. Questo paga in trasferta dove gli altri lasciano più spazi e molto meno in casa contro difese schierate, soprattutto con l'assenza di una punta di peso per la prima parte del campionato e con la mancanza di numerosi esterni abili nel crossare. Un altro dato che può venire in aiuto è quello dei contrasti: il Toro ne ha vinti 473, ultimo in questa speciale classifica, ma allo stesso tempo i suoi giocatori sono stati quelli che hanno subìto meno dribbling (173).  I granata attendono, senza fretta di andare a segnare, e questo aiuta quando l'avversario deve vincere, ma non quando bisogna fare la partita. Infine, il Toro, in particolare in casa, quando subiva gol si intimidiva e non riusciva più a ribaltarla: così si spiegano le tante gare perse per 0-1. Ebbene forse si, potrebbe avere ragione Juric: le gare in casa o in trasferta le preparava allo stesso modo, ma erano le avversarie a cambiare lo stile di gioco.

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