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Toro: riparti a testa alta con la Lazio

ROME, ITALY - OCTOBER 30:  Sergej Milinkovic Savic of SS Lazio kicks the ball against Evangelista Lyanco during the Serie A match between SS Lazio and Torino FC at Stadio Olimpico on October 30, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

L'Analisi di Gino Strippoli / I granata devono rialzare la testa se vogliono conquistare punti preziosi

Gino Strippoli

Anche se il Toro arriva da ben 5 sconfitte in trasferta consecutive - dato non trascurabile visto che nel 2009 i granata hanno perso 7 partite fuori casa - deve almeno in casa rialzare la testa, sempre con umiltà, e affrontare la Lazio con mente aperta e soprattutto guardando in faccia i propri avversari con la grinta che in parte si è vista in quei 10 minuti contro il Cagliari dove c'è stata una reazione importante che aveva permesso ai granata di avvicinarsi al pareggio. Questa sera bisognerà ripartire proprio dal momento in cui Ansaldi e Verdi sono entrati in campo, ovvero i due giocatori più tecnici dell'organico granata. Servono a questo Toro giocatori vogliosi di fare e sopratutto con freschezza fisica. Oggi rivedendo quei 10 minuti di grande reazione granata è innegabile ciò che è successo quando in campo Moreno Longo ha fatto entrare Ansaldi e Verdi e poi Singo e Millico. Questi 4 giocatori devono poter dare il loro contributo a questo Toro davvero troppo spento e prevedibile. D'altronde la vittoria contro l'Udinese non è stata di certo limpida e idem per il pareggio contro il Parma, sebbene contro gli emiliani i granata hanno sprecato di tutto e di più. Se per Ansaldi e Verdi potrebbe essere facile vederli in campo dal primo minuto contro la Lazio, così non dovrebbe essere per i due giovani che in realtà dalla loro hanno la voglia di emergere e tanta freschezza atletica.

Ottenere anche un bel pareggio, se non addirittura il sogno della vittoria, deve essere un obiettivo ben preciso nella testa granata. Il senso è che un atteggiamento troppo remissivo contro la Lazio avrebbe poi come tornaconto una sconfitta senza patemi. Affrontarli con la giusta umiltà ma anche con un po di spavalderia non guasterebbe e quest'ultima è proprio nel DNA dei ragazzi che sanno battersi e tirare in porta senza paura, proprio come ha fatto Millico nei minuti in cui ha giocato contro il Cagliari, idem per l'esuberanza atletica sulla fascia di Singo che potrebbe essere devastante. Anche perché perso per perso (visto che a detta di tutti la Lazio è data pere vincente) il Toro ha il dovere di giocarsela con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere. Le partite che saranno abbordabili per il Toro sono obbligatoriamente quelle con la Spal, il Genoa e il Brescia. In queste tre partire i granata dovranno fare i 9 punti o comunque almeno 7. Contro la Lazio, visto il differenziale tecnico e anche mentale che c'è tra le due squadre, nessuno si aspetta la vittoria dai granata e proprio per questo che i giocatori devono giocare a mente libera e spesso in certe condizioni la sorpresa può arrivare.