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Toro, zero acquisti a giugno? Non sarebbe una novità: l’ultimo fu Sirigu nel 2017

Toro, zero acquisti a giugno? Non sarebbe una novità: l’ultimo fu Sirigu nel 2017

Il portiere, nell'estate del 2017, è stato l'ultimo rinforzo prelevato ancora prima che aprisse ufficialmente il calciomercato

Alberto Giulini

Il mese di giugno potrebbe scivolare via senza rinforzi ufficializzati dal Torino. Il mercato apre ufficialmente il 1° luglio, ma è noto che già a giugno si possono completare operazioni depositando poi i contratti in seguito. Tuttavia mancano pochi giorni alla fine del mese: è in stato avanzato la trattativa tra il Torino e il portiere Etrit Berisha, ma in attesa di capire se e quando si finalizzerà analizziamo le tempistiche del mercato granata degli ultimi anni. Andando a rivedere anche quello che è accaduto nelle scorse stagioni, da quando i granata sono tornati in Serie A nel 2012, emerge subito una tendenza a non fare acquisti già nel mese di giugno. L'ultimo, in ordine cronologico, è stato Salvatore Sirigu nell'estate del 2017. Quindi, andando a ritroso, Avelar e Acquah nel 2015; Molinaro e Martinez nel 2014; Padelli (fine maggio) e Farnerud nel 2013.

 VERONA, ITALY - MAY 09: Salvatore Sirigu of Torino FC looks on during the Serie A match between Hellas Verona FC and Torino FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 09, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

CON MAZZARRI - Allargando il discorso, il Toro ha alternato stagioni in cui la rosa era pressoché pronta per il ritiro ad altre in cui diversi elementi importanti sono arrivati in corso d'opera. Nel 2019, ad esempio, i granata decisero di tenere tutti dopo i 63 punti della stagione precedente con Mazzarri: Verdi, Laxalt e Ujkani arrivarono solamente negli ultimi giorni d'agosto. Un anno prima, quando la squadra fu costruita seguendo i dettami del tecnico toscano, alcuni acquisti arrivarono nei primi giorni di ritiro ed altri ad agosto a ridosso del gong: a luglio - tra gli altri - arrivarono Izzo, Meité e Bremer; altri elementi sulla carta importanti come Aina, Zaza e Soriano approdarono in granata solamente a fine mercato.

MIHA E VENTURA - Un discorso per certi versi simile si può fare anche per la prima stagione in granata di Mihajlovic: nell'estate del 2016 arrivarono subito giocatori importanti come Ljajic e Iago Falque, permettendo al tecnico di impostare la squadra in attesa dei colpi di agosto. Probabilmente è solo il 2015 l'unico anno in cui davvero il Toro lavorò a giugno per consegnare a Gian Piero Ventura una rosa già pronta per il ritiro. Arrivarono subito Avelar, Acquah, Obi, Baselli e Zappacosta; quindi nel mese di agosto fu il turno di Belotti (di certo un colpo importante...) e della scommessa Prcic. Ma si è trattato di un caso molto isolato: negli anni seguenti i granata non si sono più presentati in ritiro con una rosa già così completa.

LE CILIEGINE - Una costante degli ultimi anni è soprattutto il rimandare agli ultimissimi giorni di mercato l'acquisto di giocatori particolarmente onerosi. L'ultimo e lampante esempio è Simone Verdi: quella che sulla carta doveva rappresentare la ciliegina sulla torta, arrivò a pochi minuti dalla fine del mercato e per un investimento superiore ai venti milioni di euro. Ma anche Niang e Zaza, altri due giocatori arrivati tra grandi aspettative non ripagate, furono entrambi acquistati nell'ultimo giorno disponibile.