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ToroPreview, la Serie A a fine mercato: “Dove può arrivare questo Torino?”

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a quattro dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, quattro pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: dopo il gong che ha sancito la fine del calciomercato estivo, quattro dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sul destino che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Nicolò Muggianu, Nikhil Jha, Silvio Luciani e Diego Fornero.

Fuochi d'artificio finali nell'ultimo giorno di calciomercato. Quale squadra si è rafforzata di più?

Muggianu - I veri protagonisti dell'ultimo giorno di mercato sono stati senza dubbio Torino e Roma. Il Toro da una parte e, guarda caso, Petrachi dall'altra. I granata hanno centrato l'obiettivo di mercato dell'estate (Verdi n.d.r.) e la Roma ha portato a casa un fuoriclasse come Mkhitaryan. Dando un giudizio più generale però, dico che le squadre che si sono rinforzate di più sono state Inter, Napoli, Cagliari e Genoa.

Jha - Gli effetti dell'ultimo giorno di mercato emergono con il passare dei mesi: l'anno scorso con Zaza e Soriano il Torino sembrava aver fatto il salto di qualità, salvo poi ricevere poco o nulla dai due arrivi last-minute. Per quanto riguarda quest'anno, Verdi dà ai granata esattamente quello che serviva. Volendo uscire dall'orbita granata, Mkhitaryan e Kalinic danno ampiezza e profondità alla rosa della Roma, mentre il colpo Rebic del Milan è sicuramente intrigante.

Luciani - Mi verrebbe da dire Inter. Marotta ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato, uscendo anche “vincitore” dal caso Icardi. Lukaku è un valore aggiunto, Sensi e Barella possono essere il futuro della Nazionale. Giudico molto positivo anche il mercato del Napoli: interventi mirati e precisi voluti da Ancelotti.

Fornero - L'ultimo giorno di mercato, anzi... L'ultimo secondo... Il Toro è stato sicuramente protagonista, con il colpo Verdi nel finale. Nelle ultime ore, forse intimorita anche dalla falsa partenza, la squadra ad aver messo a segno più colpi però è stata la Samp, anche se la sensazione è che i blucerchiati non siano competitivi come nelle passate stagioni. Si può dire, insomma, che siano stati Bava e Cairo i mattatori dell'ultima giornata.

Tra i grandi protagonisti dell'ultimo giorno di mercato c'è stato sicuramente il Torino: a bocce ferme, quale può essere l’obiettivo della squadra di Mazzarri?

Muggianu - Comprare Verdi, investendo 25 milioni di euro, vuol dire dare un segnale forte. Fortissimo, per quanto mi riguarda. Cairo ha deciso di dare a Mazzarri esattamente il giocatore che chiedeva, facendo uno sforzo importante dal punto di vista economico. A questo punto, l'obiettivo del Torino non può che essere alzare l'asticella: il settimo posto dell'anno scorso deve essere il traguardo minimo. Per continuare a crescere ancora però, a mio modo di vedere, il Torino deve puntare a vincere un trofeo e mi riferisco alla Coppa Italia. Cosa che Mazzarri ha già fatto a Napoli e che ha contribuito a dare agli azzurri una dimensione da "grande".

Jha - Per me i granata sono sempre più titolati per lottare per l'Europa, magari anche scampando i famigerati preliminari. Togliendo dall'equazione la chimera Coppa Italia, vorrebbe dire arrivare sesti in campionato. È un anno particolare in Serie A, l'obiettivo potrebbe non essere fuori portata - ma forse sono un inguaribile ottimista.

Luciani - L’importante è che il Torino lotti fino alla fine per un piazzamento europeo. Lo scenario generale mi sembra simile a quello dello scorso campionato. C’è un gruppo di squadre dello stesso livello (Toro, Atalanta, Lazio, Roma e Milan) pronte a darsi battaglia: una andrà in Champions, tre in Europa League e l’altra rimarrà a guardare. Obiettivo minimo il sesto posto, ma il quarto non è utopia...

Fornero - A freddo, vedo un Toro da 6° posto, come del resto lo vedevo già nella passata stagione. Credo che l'obiettivo debba necessariamente essere la qualificazione in Europa League, se fosse senza preliminari ancora meglio. Sarebbe assurdo pensare di mantenere tutto il gruppo, puntellarlo con due innesti di qualità come Laxalt e Verdi, per non puntare almeno a una o due posizioni in più. Occhio però che ci sono anche gli avversari...

Quale delle dirette concorrenti del Torino (Lazio, Roma, Milan, Fiorentina, Sampdoria) pensi che si sia rafforzata di più in questa sessione di calciomercato?

Muggianu - La Lazio era già molto forte: penso che abbia uno dei tre attacchi più forti e talentuosi della Serie A; con gli innesti mirati che ha fatto (Lazzari su tutti) può ambire al quarto posto. Le altre partono leggermente indietro, anche perché sono tutti progetti nuovi. La Fiorentina ha rivoluzionato la rosa e, nonostante alcuni colpi altisonanti, ha fatto fatica in questo avvio di stagione. Servirà del tempo, così come servirà del tempo a Milan e Sampdoria visto che i Giampaolo e Di Francesco hanno dei "credo" ben specifici che vanno immagazzinati. La Roma mi sembra quella più pronta di questo gruppetto, Lazio esclusa. Il Torino comunque, secondo me, parte avanti a Milan, Sampdoria e Fiorentina: ha le carte in regola per giocarsela alla pari con Roma, Lazio e Atalanta.

Jha - È stato un bel mercato perché nessuna squadra ha dato l'impressione di indebolirsi, tranne forse solo la Roma che potrebbe pagare cara la cessione del suo miglior difensore (Manolas), affiancata alla poca attitudine del nuovo tecnico Fonseca. Il mercato più interessante mi sembra quello del Milan, che ha acquistato giocatori adatti al sistema di Giampaolo (che però sembra già vicino ad una mezza rivoluzione), bene anche la Fiorentina che però ha una panchina non all'altezza. Il vero problema di tante avversarie del Torino è l'apertura di progetti tecnici dall'esito incerto. La Roma di Fonseca, il Milan di Giampaolo, la Sampdoria di Di Francesco, la Fiorentina di Montella (vecchio allenatore, ma rosa profondamente ringiovanita). Difficile che facciano tutte bene, e infatti di queste solo il Milan è riuscito a vincere una partita. Il Toro ha l'opportunità di accumulare vantaggio, soprattutto in avvio.

Luciani - Escluderei le ultime due, non le vedo in grado di competere fino all’ultimo con il Toro. Il Milan e la Roma hanno fatto tanti movimenti di mercato, per vedere i risultati di scommesse come Leao, Duarte bisogna aspettare. Quella che è uscita con più certezze è la Lazio: Lazzari è perfetto per Inzaghi e le nuove motivazioni di Milinkovic e Luis Alberto sono il più grande acquisto possibile. Pur con poche operazioni, rispondo la Lazio.

Fornero - Vado un po' controcorrente ma vedo nella Fiorentina un progetto tecnico interessante, con un mix tra campioni affermati (sono convinto che Ribery abbia ancora qualcosa di buono da dare al calcio giocato), giocatori di categoria pronti al grande salto (mi piace molto Pulgar, e l'avrei visto bene anche in granata) e giovani talenti, come Castrovilli, Sottil (che rimpianto!) e Vlahovic, oltre ovviamente a Chiesa. Da qui a dire che i viola, però, abbiano qualcosa in più del Torino ne passa, soprattutto per quanto riguarda chi è seduto in panchina. Al di là del calciomercato, vedo la Lazio, che comunque ha comprato poco ma bene, un po' più avanti rispetto ai granata. Della Roma, si può dire che sia una bella scommessa, ma Petrachi ha quasi rifatto la squadra e bisognerà vedere l'impatto concreto sul campionato. Il Milan non lo vedo ancora pronto a tornare ai propri livelli, mentre della Samp ho già detto: di quelle menzionate, mi sembra la meno pericolosa.

Previsione, immagina di avere una sfera di cristallo: chi vincerà lo scudetto? Chi, invece, andrà in Champions? E in Europa League? Quali squadre, invece, saranno condannate alla retrocessione?

Muggianu - Inter e Napoli hanno assottigliato notevolmente la distanza che fino allo scorso anno c'era con la Juve. Sarà un campionato combattuto, ma i favoriti  per il titolo - inevitabilmente - sono ancora i bianconeri. Per la Champions, oltre alle tre già citate, dico Lazio o Torino (sognare è gratis). In Europa League invece Torino, Roma e Atalanta. Lecce ed Hellas Verona per la retrocessione, con Spal e Udinese in lizza per il terz'ultimo posto.

Jha - La Juventus sembra ancora la più forte, ma se devo rischiare quest'anno l'obolo lo metto sull'Inter di Conte. Il Napoli è una spanna sopra le altre, con la Lazio che potrebbe approfittare del vuoto di potere al quarto posto. Atalanta, Torino e Roma mi sembrano le favorite per l'Europa League, ma è difficile dire cosa potrà fare il Milan, che ha come sempre enormi pressioni da una piazza che forse dovrebbe iniziare a fare i conti con la propria esigenza. Per la zona retrocessione, le rose di Hellas Verona e Lecce sembrano troppo brutte per essere vere, con l'eccezione del centrocampo gialloblù e dell'arrivo di Babacar a Via Del Mare. L'ultimo posto sarà combattuto, con l'Udinese che mi sembra la più pericolante.

Luciani - Ahimè, dico che la Juventus è ancora troppo forte per le altre, nonostante il gap con Napoli e Inter si sia ridotto. Partenopei e nerazzurri andranno sulla scia dei bianconeri e ci sarà gara solo per il quarto posto. Dovessi indicare una squadra a bruciapelo direi la Lazio: è quella che ha più certezze, un’ossatura ben delineata e diverse individualità al di sopra della media (Milinkovic, Luis Alberto, Immobile, Correa). Il Torino lo metterei subito dopo con Atalanta e Roma (ma c’è l’incognita Coppa Italia). Il Lecce si candida alla discesa, così come il Verona. Per quanto riguarda la terzultima penso ci sarà una sorpresa, l’Udinese.

Fornero - Questo è il mio pronostico, prendendomi qualche rischio: credo vincerà ancora la Juventus, davanti a Inter e Napoli, destinati alla Champions. Ai blocchi, vedo poi Lazio, Atalanta e Toro per l'Europa League. In zona retrocessione, oltre a Verona e Lecce, che mi sembrano davvero indietro, questa volta potrebbe essere il momento della Spal, immaginando il Brescia un po' più favorito considerata la presenza di Balotelli (se si avvicinerà ai livelli di cui è capace).