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ToroPreview, verso Verona-Torino: “Chi al fianco di Lukic in mediana?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Francesco Abbona, Beatrice Andreello e Andrea Calderoni.

Da un lato il Verona alla ricerca del record di punti, dall’altro un Toro che vuole mantenere il decimo posto: che partita vi aspettate al Bentegodi?

Abbona – Sicuramente il fatto che entrambe le squadre siano in una posizione di classifica più che tranquilla favorirà lo spettacolo, non mi aspetto una gara chiusa e timorosa. Saranno molto interessanti i duelli sugli esterni, che sono fondamentali sia per il gioco di Juric sia per quello di Tudor, e inoltre sono curioso di vedere come se la caverà la retroguardia granata senza due elementi importanti come Bremer e Buongiorno: Zima in particolare ha l'occasione di mettersi in mostra.

Andreello – Sarà una partita in cui tutte le squadre entreranno in campo pieni di determinazione e di voglia di portare a casa i 3 punti. Il Verona ha fatto un'ottima stagione, e lo dimostra anche la loro posizione in classifica. Sicuramente il motivo del record di punti è di buon auspicio ed è un buon pretesto per poter dare il meglio di sè, ma anche il Torino ha le sue motivazioni. Dopo le ultime due stagioni, vedere il Toro nella parte sinistra della classifica è emozionante, e rispecchia pienamente il campionato che i granata hanno fatto. La vittoria sarebbe l'obiettivo ideale, in modo che anche Juric possa essere soddisfatto di totalizzare 50 punti in stagione, che sarebbe anche un suo record personale.

Calderoni - Aperta tra due squadre che proveranno a divertirsi con le ultime residue energie mentali e fisiche a disposizione. Non ci sono salvezze da ottenere o qualificazioni all'Europa da strappare. Le due squadre giocheranno a mente sgombra e credo che ne potrà uscire un bello spettacolo, magari favorito da qualche sbavatura tattica.

 

In mezzo al campo rientra Lukic. Su chi puntereste al suo fianco in mediana?

Abbona – Io punterei su Mandragora dal primo minuto: contro una squadra fisica e aggressiva come il Verona c'è bisogno di calciatori che sappiano giocare in punta di spada ma anche di fioretto, e penso che l'ex Udinese sia in grado di alternare bene queste due caratteristiche, inoltre possiede un carisma tale da trasmettere grinta anche ai compagni. Ricci potrebbe essere invece una buona alternativa a gara in corso.

Andreello – Il rientro di Lukic è una nota molto positiva per la squadra, la sua presenza in campo è fondamentale e molte volte fa la differenza. Di fianco a lui punterei su Mandragora, già da inizio stagione si è visto quanto il suo carisma e la sua bravura lo abbiano portato ad essere uno dei leader della squadra, quindi potrebbe essere una buona soluzione. Anche Ricci potrebbe trovare spazio, nelle ultime giornate ha fatto molto bene e anche Juric ne era rimasto soddisfatto. Ci sono un po' di alternative valide, sta poi tutto nelle mani dell'allenatore schierare chi secondo lui è più adatto e pronto alla partita.

Calderoni - La mediana Mandragora-Ricci non ha convinto nell'ultimo turno; l'assenza di Lukic si è fatta sentire. A mio modo di vedere Ricci-Lukic potrebbe essere la coppia più indicata per un semplice motivo: il Torino con l'ex Empoli ha già dimostrato di saper fare la partita e di tenere con grande facilità il pallone tra i piedi. Secondo me, a Verona contro una squadra che fa dell'aggressività un'arma forte sarà importante trovare soluzioni alternative e quindi si potrebbe dominare il gioco tenendo maggiormente il pallone.

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In rosa ci sono diversi giocatori in prestito con diritto di riscatto: chi confermereste per la prossima stagione?

Abbona – In primis direi Mandragora e Brekalo: il primo si è dimostrato importante anche fuori dal campo grazie al carisma di cui parlavo prima, il secondo ha caratteristiche secondo me uniche nella rosa granata. Praet è un giocatore che mi piace moltissimo e che mi aveva già impressionato ai tempi della Sampdoria, ma su di lui gravita l'incognita della tenuta fisica: la cifra stabilita non è indifferente, perciò credo che il miglior compromesso possibile possa essere quello di cercare di ottenere uno sconto dal Leicester. Pjaca non mi convince, mentre credo che Fares sia un profilo che merita la possibilità di mostrare le sue capacità, tenendo anche conto del fatto che serve un'alternativa a Vojvoda per la corsia sinistra e Ansaldi è in fase calante.

Andreello – Sicuramente Praet e Brekalo sono i due giocatori che più hanno saputo dimostrare le loro capacità: credo siano i due giocatori su cui la società dovrebbe puntare di più. Senza escludere Mandragora, ma la sua situazione è un po' più complicata. I termini per il riscatto sono scaduti, e ora è tutto nelle mani del direttore sportivo, che sicuramente cercherà di trovare un accordo favorevole sia al Toro che alla Juventus. Pjaca invece è un po' più in forse: nelle partite che ha giocato ha fatto molto bene, in alcune è stato anche decisivo e nel complesso è senza dubbio un buon giocatore, ma sicuramente tutti gli infortuni di quest'anno non lo hanno aiutato.

Calderoni - La domanda a questo punto diventa d'obbligo. Praet ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per il Torino, non che ci fosse dubbio considerato il suo curriculum. Lui è da riscattare. In scia ci sono Mandragora e Brekalo. Ci possono essere alternative migliori rispetto a Pjaca. E anche su Pellegri sono alquanto combattuto. Di una cosa però sono sicuro: Pellegri farebbe meglio di Zaza e quindi valuterei il suo riscatto in quest'ottica più che in quella di un'eventuale successione di Belotti.

A Verona spiccherà l’assenza di Bremer, con Zima che prenderà il suo posto al centro della difesa: è una soluzione che vi convince, anche in ottica futura?

Abbona – Diciamo che è una soluzione convincente per queste due ultime partite di campionato, in cui il ceco avrà la possibilità di misurarsi in questo ruolo che non ha mai ricoperto finora in stagione. Per quanto riguarda il futuro, assumendo che Bremer lascerà il Toro nel mercato estivo, penso che sia più saggio cercare sul mercato un profilo il più simile possibile a quello del brasiliano, e non addossare troppe responsabilità a Zima lasciandogli il tempo di crescere e migliorare.

Andreello – Bremer nell'ultimo periodo è diventato la vera e propria colonna portante della difesa, pensare di doverlo sostituire in ottica futura potrebbe essere una buona soluzione per inserire dei giovani, come appunto Zima, in modo che possano migliorarsi e cercare di arrivare al livello che aveva raggiunto lui. Spiace, perchè dovendo pensare in ottica futura, è ormai quasi certa una sua partenza verso un altro club, però in questa stagione ha dato dimostrazione di ciò che un buon difensore debba fare, in campo e fuori, e sono sicura che tutti nel gruppo squadra abbiano imparato qualcosa da lui. Quindi sì, Zima potrebbe essere una buona alternativa, nelle partite in cui è entrato e ha giocato ha fatto bene, e anche Juric ha sempre speso buone parole su di lui.

Calderoni - Direi che è un tentativo lecito, non so se può essere una soluzione per il futuro. Zima ha preso le misure con il calcio italiano e nella prossima stagione dovrà ulteriormente crescere. Fare il perno centrale della difesa a tre di Juric richiede caratteristiche che al momento non sono ancora proprie di Zima e probabilmente non lo saranno mai, avendo una struttura ben diversa rispetto a quella di Bremer.

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