Sinisa Mihajlovic non sa perdere contro Luigi Delneri. Il tecnico serbo infatti, ottiene il nono risultato utile consecutivo nel confronto diretto con il tecnico friulano. Il bilancio delle sfide tra i due allenatori non lascia spazio ad equivoci: ben 7 pareggi, e 2 vittorie a favore dell’attuale allenatore del Torino.
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Udinese-Torino 2-3: Delneri approccio shock, Mihajlovic tarda i cambi
Focus on / Il tecnico serbo migliora il personalissimo parziale con il collega friulano: 7 pareggi e 2 vittorie nei confronti diretti
I tecnici, che portano avanti due filosofie completamente differenti tra loro, sono stati autori di due partite altrettanto diverse. Pronti via ed è il Torino a mantenere saldamente in pugno il pallino del gioco. Mihajlovic schiera in attacco i titolarissimi, cogliendo tutti di sorpresa e inserendo gli esordienti Lyanco ed Ansaldi in difesa. Il mister bianconero invece, lascia in panchina Angella e Jankto; approfittando del turno infrasettimanale per fare riposare due dei suoi giocatori migliori. L'approccio al match dell'Udinese però è disastroso: un primo tempo in cui fa poco più che da vittima sacrificale al Torino, andando al riposo con il netto parziale di 0-2. A inizio ripresa però Delneri torna sui suoi passi e mette dentro immediatamente Jankto e Angella, con Danilo che da forfait a causa di un problema fisico.
L'evoluzione dell'Udinese, poi è davanti agli occhi di tutti. Approfittando di una dormita generale dei granata, il nazionale ceco si incunea in area di rigore e viene steso da N'Koulou. Ci sono dubbi sull'entità del contatto ma per Rocchi è penalty. Il Torino prova subito a rialzarsi: gol di Ljajic e 1-3 immediato che sembra mettere la definitiva parola fine sull'incontro. I padroni di casa però, rinvigoriti dalle forze fresche e sfruttando i le scelte di Mihajlovic che forse tarda troppo i cambi, accorciano nuovamente le distanze. La rete di Lasagna però non basta ai friulani, che escono tra i fischi di contestazione della Dacia Arena.
Ora per Mihajlovic è tempo di pensare al derby di sabato prossimo, mentre per Delneri è forse tempo di cambiare. Il 4-1-4-1 proposto contro il Torino infatti non ha dato i frutti sperati. Lasagna è troppo lontano dalla porta, mentre Hallfredsson - incappato in una 'serata no' - non sembra adatto a sopportare da solo il peso dell'intero centrocampo.
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