E’ un Toro da rigore contro il Monza ma la vittoria è meritata grazie ad una partita giocata con gagliardia, combattuta fino alla fine dei 95 minuti di gioco. Non è stato per nulla semplice giocare e contro la squadra allenata da Palladino, ben organizzata e che 15-20 minuti era riuscita a mettere in difficoltà i granata sfiorando più volte il gol con Djuric, due volte, e Colpani. Ma c’è da riconoscere che queste tre occasioni gol non sono mai entrate nello specchio della porta difesa da Milinkovic-Savic, per deviazioni fortunose dei granata o errori di mira degli attaccanti brianzoli. Tant'é che il portiere granata in tutta la partita ha dovuto fare una parata a terra ad inizio partita su tiro di Colpani, ma il tiro era fiacco e telefonato, e poi una parata su un colpo di testa di Carboni, ma l’incocciata era centrale.
CONTROCORRENTE
Un Toro da rigore vede l’Europa
Il Monza è tutto qui! Per il resto il Toro ha fatto e condotto la partita dall’inizio, è andato più volte vicino al gol su azione e solo la bravura di Di Gregorio è riuscita a far si che Zapata non esultasse, prima con un uscita sul centravanti colombiano, e poi su un tiro potente da fuori area dello stesso Duvan respinto allungandosi da campione, senza contare la respinta su colpo di testa di Buongiorno e la parata sulla rasoiata di Okereke.
Se nel primo tempo il Monza si era approcciato alla partita con giocate sciolte nel secondo tempo la grinta dei granata ha prevalso in ogni parte del campo. La differenza l’ha fatta sicuramente Bellanova e la sua velocità, vera spina nel fianco della retroguardia dei lombardi. Poi i suoi cross hanno sempre messo in affanno i difensori di Palladino. Se poi ci aggiungiamo che Ricci ha sicuramente giocato una delle sue migliori partite a centrocampo in regia, ma è stato anche bravo nei suoi inserimenti (suo il merito di aver conquistato il rigore) e Zapata ha aiutato sempre la mediana, oltre a fare quello che deve fare in attacco un attaccante, allora capiamo il perché questo Toro ha vinto meritatamente.
Nulla da dire sebbene il risultato stia veramente stretto ai granata che avrebbero meritato almeno un gol in più per il gioco svolto in attacco. Ci ha pensato comunque Sanabria a trasformare il penalty, con freddezza e precisione, spiazzando il portiere. Lo stesso numero 9 granata è andato vicino al raddoppio ma ancora una volta ci hanno pensato i guantoni di Di Gregorio a smorzargli il grido del gol.
Una vittoria importante che fa intravedere una luce sull’Europa, ma il campionato è molto lungo e non bisogna cullarsi troppo sulle facili illusioni, piuttosto è giusto sperare in una prosecuzione di risultati positivi che possano portare il Toro sempre più avanti in classifica.
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