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Vlasic affronta Soulè: qualità al potere, ma l’argentino ha reso meglio

Vlasic affronta Soulè: qualità al potere, ma l’argentino ha reso meglio - immagine 1
Torino-Frosinone sarà anche la sfida tra i due fantasisti delle squadre: Nikola Vlasic incontra Matias Soulè
Piero Coletta

Domenica 21 aprile alle ore 15.00 il Torino affronterà il Frosinone di Eusebio Di Francesco. Gara molto importante per entrambe le squadre. I granata devono tenere vive le speranze qualificazione per le coppe europee, mentre i ciociari necessitano di punti salvezza. Una gara che potrebbe vedere protagonisti i giocatori con il maggior tasso tecnico. Tra i piemontesi sicuramente c'è Nikola Vlasic, in ripresa dopo una prima parte di stagione altalenante. Nei laziali c'è invece l'argentino Matias Soulè.

Nikola Vlasic, stagione complicata: pochi gol e spunti

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Il croato era stato sicuramente uno dei colpi migliori nell'ultima sessione di mercato estivo. Vlasic ha voluto il Torino fortemente e dopo la buonissima prima stagione sotto la Mole (5 gol e 6 assist), non è riuscito a riconfermarsi ad alti livelli. I numeri sono decisamente bassi, visto che ha segnato 3 gol e confezionato appena 2 assist. Sicuramente hanno pesato i piccoli acciacchi fisici della prima parte di stagione, così come le difficoltà del Torino nella prima parte di stagione. Il cambio modulo e l'impiego da trequartista puro hanno sicuramente rimesso più al centro del gioco il croato, ma è evidente come in questa stagione siano mancate comunque le sue invenzioni. Il calo, a dire il vero, è evidente da molti punti di vista, ad esempio nei dribbling. Stando ai dati del portale Kickest, l'anno scorso aveva tentato 52 volte la giocata, trovando il successo in 26 situazioni. Quest'anno ha provato il dribbling di meno, circa 39 volte e trovato il successo 26 volte. Sì, il numero di dribbling riusciti è lo stesso, ma su un volume decisamente inferiore. Poche anche le big chances create, appena due (dati Kickest)

Matias Soulé, le sue giocate per la salvezza del Frosinone

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Tra le file del Frosinone ha brillato più di tutti la stella di Soulè. L'argentino, di fatto alla prima esperienza da giocatore vero, si è caricato sulle spalle la squadra di Di Francesco. Merito dell'ex Roma, che sicuramente ha cucito l'abito del Frosinone sulle qualità del fantasista e ponendolo al centro del suo gioco. Nella scorsa stagione con la Juventus aveva trovato spazio, ma in termini numerici non aveva fatto stropicciare gli occhi (1 gol). In questa annata l'apporto è stato immediato. Decisivo con un assist contro il Sassuolo, ha poi trovato la rete con grande continuità, toccando quota 10 reti, a cui vanno aggiunti anche 3 assist. Il periodo negativo dei ciociari è iniziato nel momento in cui sono venuti a mancare i gol dell'argentino, che non segna dal 3 febbraio. L'apporto del giocatore si vede anche nei dribbling, dove i numeri sono più alti rispetto a Nikola Vlasic. Soulè infatti è il primo giocatore della Serie A 23/24 per dribbling tentati (180) e riusciti (86, dati Kickest).

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