L'Italvolley ora è una vera e propria mina vagante del tabellone olimpico, capace di perdere o vincere contro chiunque. Sarà importante mantenere altissimo il livello di concentrazione e valutazione del rischio, proprio come si è visto nel quarto di finale: servirà la pazienza di non forzare palloni impossibili dopo ricezioni approssimative, così come bisognerà avere braccio pesante quando la situazione lo permette.
La variabile fondamentale, però, è dalla linea dei nove metri. Il servizio rappresenta il 60% del match e sarebbe necessario evitare di concedere palla in mano all'ex modenese Bruninho, figlio del ct e fenomenale nel gestire il gioco ed innescare i centrali Lucas e Sidao piuttosto che i posti quattro, altri due ex modenesi come Murilo Endres e Dante. L'incognità è l'infortunio di Vissotto, che priverà Bernardinho della sua bocca da fuoco principale perchè l'opposto di riserva, Wallace, non garantisce lo stesso rendimento del cuneese. Brasile leggermente favorito, ma l'impresa è possibile.
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