"Purtroppo l'episodio successo nel finale offuscherà la nostra impresa sul campo" aveva dichiarato, affranto, lo stesso Malesani a fine partita. Come dar torto, d'altronde, all'amarezza dell'allenatore: qualunque sia il problema, colpe e critiche ricadono sempre sui tecnici, quell'unica rara volta che invece c'è da ricevere complimenti...
Ovviamente la solidarietà tra compagni ha subito portato all'intervento di Mutarelli, disposto a sfoderare energie residue non disperse in campo, per attraversare di corsa il terreno di gioco e sfogare addosso a Zarate - incommentabile il suo goffo pugno destinato a Britos ma recapitato al guardalinee Stefanini, intervenuto a far da paciere - qualche malumore ancora custodito dopo il poco elegante trattamento riservatogli dal club di Lotito qualche anno fa; quella stessa solidarietà che poco prima aveva portato all'espulsione di Gimenez che - sebbene a borcampo impegnato nel riscaldamento con tuta, giaccone e pettorina - s'era sentito autorizzato ad intervenire contro Dias, rosso anche per lui, autore di un brutto fallo sul fantasista rossoblu Ramirez, egualmente inqualificabile, poi, il comportamento del giocatore che si è andato a nascondere sulla propria panchina per non farsi riconoscere dal direttore di gara Rocchi.
A scadere più di tutti, però, ci pensa proprio il tecnico Malesani - lodato giusto poche righe fa - che se da un lato tira le orecchie a Zarate "in questo periodo è molto nervoso, Rubin mi ha detto che gli ha anche sputato addosso", dall'altro difende ingiustificatamente il proprio giocatore, invitando alla comprensione di quanto avvenuto perchè "Gimenez e Ramirez si sentono come se fossero fratelli": d'accordo difendere la squadra, ma ci sono situazione in cui sorvolare sarebbe potuto essere più dignitoso. Questa era una di quelle.
(foto: Gamefox.it)
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