PRIMA MULTA - Altra indagine poi, sempre sui biglietti, aperta dalla Procura federale in novembre. Giuseppe Pecoraro, ex prefetto, ha esaminato i documenti, disposto gli interrogatori e poi, il 20 dicembre, ha concluso l'istruttoria che ruota attorno all'articolo 12 del codice di giustizia sportiva sulla "prevenzione di fatti violenti". Il riscontro? Pare che la Procura federale abbia riscontrato una responsabilità della Juventus e che possa proporre almeno una sanzione pecuniaria (al massimo di 50.000 euro). Pecoraro ha poi concesso alla società bianconera tre settimane per presentare le contro-deduzioni, che sono arrivate il 13 gennaio. Con una sorprendente richiesta: la Juventus, in sostanza, suggeriva a Pecoraro di rivolgersi a Marotta perché Agnelli non si occupa dei biglietti. A quel punto, la Procura ha prorogato i termini di altri venti giorni per consentire all'amministratore delegato bianconero di rispondere e districarsi da una situazione che ora appare piuttosto imbarazzante. Dopo il suicidio del tifoso Raffaello detto "Ciccio" Bucci, considerato l'intermediario fra la dirigenza bianconera e la tifoseria, altre ombre calano sulla Juventus; che si trova ora ad affrontare un ostacolo ben più grande di quello meramente sportivo.

Come accadde undici anni fa per "Calciopoli", la Juve si ritrova a subire un nuovo danno d'immagine e qualcuno dovrà pagare. Toccherà forse al presidente Agnelli, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe litigato duramente con il cugino John Elkann? O al mago del mercato Marotta, che anziché schierarsi dalla parte di Andrea sembra abbia instaurato un ottimo rapporto con John? Storie di passioni, screzi e dissidi in casa-Juventus; e ora dovrà saltare qualche testa...
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