L'ex allenatore del Torino Gianni De Biasi è tornato a parlare del suo passato in granata. Il tecnico, attualmente senza squadra, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato, tra le tante cose, del suo passato al Torino e del suo rapporto con Urbano Cairo: "Promozione in Serie A al primo colpo, l’esonero, il ritorno e la salvezza. Poi un altro giro e un’altra salvezza. Con il presidente, Urbano Cairo, ci sono state delle incomprensioni, tutte risolte. Mi ha fatto molto piacere che mi abbia invitato al suo compleanno e che dal palco abbia detto: 'Agli inizi del mio percorso al Toro ho fatto una pazzia, ho esonerato De Biasi'. Mi diceva che sarei stato il suo Ferguson e un po’ lo sono stato, anche se... a rate. Cairo riesce a creare valore in ogni impresa".
tor altre news De Biasi: “Cairo? Mi diceva che sarei stato il suo Ferguson. La Juve del Trap era snob”
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De Biasi: “Cairo? Mi diceva che sarei stato il suo Ferguson. La Juve del Trap era snob”
L'ex allenatore granata ha parlato del suo passato al Torino e del rapporto con Urbano Cairo
Inoltre, l'ex tecnico granata ha parlato del tifo da bambino per la Juventus poi abbandonato: "Ho smesso nel giorno in cui ci ho giocato contro per la prima volta, con il Pescara. Quegli juventini (la Juve del primo Trap, fine anni 70, ndr) erano di una antipatia assoluta. In campo si sentivano i padroni del vapore, praticavano uno snobismo da fenomeni. Da lì in poi la mia juventinità è calata. Oggi tifo soltanto per le squadre che alleno".
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