- Coppa Italia
- Mondo Granata
- Video
- Redazione TORO NEWS
Dopo una prima stagione conclusa al secondo posto, a 19 punti dal PSG campione di Francia – piazzamento che ha comunque garantito la qualificazione alla prossima Champions League – Roberto De Zerbi si appresta ad affrontare la sua seconda annata sulla panchina dell’Olympique Marsiglia. In questa fase di transizione tra un campionato e l’altro, il canale YouTube dell’OM pubblica settimanalmente dei video di dietro le quinte appartenenti alla serie 'Sans jamais rien lâcher', 'Senza mai mollare', giunta al quarto episodio.
In questa puntata, De Zerbi è protagonista di un acceso confronto con uno dei suoi giocatori, Ismael Koné.
Koné – centrocampista canadese appena trasferitosi al Sassuolo, ex squadra dello stesso De Zerbi, in prestito – era stato acquistato dall’OM per 12 milioni dal Watford la scorsa estate, per poi essere girato al Rennes in prestito dopo appena sei mesi in Provenza. Secondo il tecnico, il comportamento del giocatore all’interno dell’ambiente marsigliese sarebbe stato “non giusto”. Nell’episodio, ambientato durante un allenamento, Koné – secondo De Zerbi – non stava lavorando con la giusta intensità. L’allenatore, furioso, lo ha allontanato prima del termine della seduta: "Vai a fare la doccia, non rompere le p**e! Siamo l'OM!" e "Chiama il tuo agente, fallo venire qui!".
Una reazione dettata dalla delusione nei confronti di un calciatore sul quale l’allenatore aveva riposto grande fiducia, come lui stesso spiega nel video: "È uno dei giocatori col potenziale più alto di tutta la rosa, che però aveva degli alti e bassi troppo grossi per essere pronto per l'OM. Io devo cercare di essere me stesso. Se non posso esserlo, me ne vado a casa a cercare un altro lavoro." A difendere la posizione del tecnico è intervenuto anche Medhi Benatia, oggi direttore sportivo del club: "Isma lo sapeva, non è un cattivo ragazzo, ma non credo che abbia realizzato di essere arrivato dal Watford: il Marsiglia è di un livello superiore, forse pensava che sarebbe stato facile. Gli abbiamo detto più volte che doveva fare di più. Mi piace Isma, è un peccato, purtroppo non ha capito cos'è il Marsiglia." A completare il quadro Adrien Rabiot: "Capita perché possono esserci incomprensioni. Il mister è una brava persona. Per me la cosa più importante è non andare troppo in là e non arrivare alle mani, ma è qualcosa che succede ogni giorno quando sei con un gruppo di persone".
© RIPRODUZIONE RISERVATA