Cosa ha scatenato le qualità di questo giovane serbo, in precedenza spesso in ombra a causa di alcuni limiti fisici che ne stoppavano la completa esplosione?
Secondo gli esperti del settore Nole deve ringraziare Igor Cetojevic. Si tratta del nutrizionista serbo che lo segue dalla vigilia degli Us Open di settembre. Intervenendo direttamente sull'alimentazione dell'atleta non solo gli ha fatto ''perdere 2-3 chili, ma gli ha anche messo la benzina sana, la migliore per un professionista, migliorandone la resistenza'' suggerisce l'ex coach Riccardo Piatti. ''Aveva sempre qualche prestazione strana, eppure aveva risolto il problema al setto nasale, si era operato a Milano, quando lo seguivo io, ma evidentemente aveva ancora qualche allergia, magari un'insofferenza più o meno marcata al glutine, chissà. Io sono convinto che la giusta alimentazione gli ha risolto tutto'' insiste Piatti. "Gli eccezionali progressi fisici hanno influenzato positivamente tutto il resto, a cominciare dalla tranquillità mentale, limitando i passaggi a vuoto, aumentando solidità e fiducia, e migliorando tutti i colpi, dalla risposta alla solidità difensiva pazzesca che gli ha fatto superare Nadal sul suo terreno preferito", sottolinea la voce tecnica di Sky, Paolo Bertolucci. Cetojevic conferma Feuerbach: noi siamo ciò che mangiamo.
Djokovic non si distingue dai colleghi solo per l'intelligenza, le imitazioni e l'elasticità. Dopo la vittoria di lunedi il tennista ha donato 100mila dollari al monastero serbo ortodosso di Gracanica, enclave serba del Kosovo. Pur non essendo nuovo a queste azioni di beneficenza la donazione fa notizia: il denaro servira' ai responsabili del monastero ad acquistare un vicino appezzamento di terreno, necessario ai bisogni della struttura religiosa.
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