Il nuovo CT della Nazionale italiana Gennaro Gattuso, insieme a Gabriele Gravina e Gigi Buffon, si è presentato per la prima volta davanti ai microfoni dei giornalisti all'Hotel Parco dei Principi di Roma. L'ex allenatore di Milan e Napoli prende ufficialmente il posto di Luciano Spalletti al timone della Nazionale. Nella conferenza stampa di presentazione Gattuso ha parlato subito di quello che sarà il suo obiettivo alla guida degli azzurri: "Nessuna emozione, solo pensieri e responsabilità. So che sarà difficile, ma Dio mi darà la forza. I giocatori devono andare a 100 all'ora. Poi in allenamento bisogna andare e pedalare, la squadra deve lavorare con serietà e impegno. Non ha importanza quello che succede fuori dal campo, non posso fare il poliziotto cattivo o il sergente di ferro. Ho sentito Spalletti e lo stimo tantissimo, ha una professionalità incredibile e ha fatto un lavoro importante. In questi giorni ho chiamato 30-35 giocatori, ho parlato anche con Chiesa o con giocatori che sono stati fuori. Poi parla il campo, ma a Chiesa ho detto che deve trovare squadra e giocare. La maglia azzurra porta pressione, abbiamo vinto quattro mondiali e stare due volte fuori è un peso per tutti noi. Dobbiamo essere bravi a reagire. Ho visto la partita con la Norvegia, loro a livello fisico andavano tre o quattro volte più forti di noi. La Nazionale ha bisogno di voglia e di entusiamo, ho ben chiaro in testa. La parola famiglia è quella più importanti, poi vengono moduli e tattica. Quando Gigi e il presidente mi hanno chiamato non ho esistato un momento, dobbiamo essere squadra. C'è un dato che ci deve far riflettere: 68% di stranieri nel nostro campionato, solo il 32% di italiani. E poi dopo l'Under19 i giocatori si perdono un po' per strada, dobbiamo far crescere i giovani. Ma detto questo la parola paura non deve esistere".
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Italia, Gattuso: “Dobbiamo far crescere i giovani. Voglio fare come Lippi…”
Il nuovo CT azzurro Gennaro Gattuso si presenta in conferenza stampa
Inoltre, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato delle motivazioni per cui ha scelto di affidare la guida della Nazionale a Gennaro Gattuso: "Gattuso ha qualità, determinazione e soprattutto la voglia di realizzare qualcosa di grande per l'azzurro e il Paese. La Nazionale ha bisogno di lui e lui ha risposto senza esitazione come faceva da calciatore. Non farei l'errore di derubricare questa responsabilità a un semplice entusiasmo, c'è anche tanto altro. In primis professionalità e preparazione. Mi ha colpito il fatto che abbia voluto anteporre il noi all'io, lanciando messaggi molto chiari con un entusiasmo straripante. Mi ha detto: "Pres nessuno vince da solo". Al Mondiale si va tutti insieme".
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