GENIO - Attaccante dinamico, veloce, abile con i piedi, di testa e dotato di un letale tiro dalla distanza, semina il panico nelle difese di tutto il mondo da quando a iniziato a giocare a calcio. La Nazionale dell'Uruguay non è un ambiente semplice, i tifosi sono abituati ad uno standard elevato di prestazioni, non a caso sono la seconda Nazionale più vincente del Sudamerica, o forse la prima. Il Brasile ha vinto più Mondiali, ma l'Uruguay ha vinto il doppio di volte la Copa America rispetto ai verdeoro. Il calcio uruguaiano è molto più concreto e senza fronzoli rispetto al tradizionale calcio bailado brasiliano o al calcio spettacolare argentino e Suarez incarna perfettamente questo spirito.
SREGOLATEZZA - Il suo calcio è spesso fatto di contrasti duri, molto fisici che, purtroppo, sfociano in veri e propri atti di follia. Il brutto episodio di razzismo che lo ha coinvolto e di cui a farne le spese è stato il francese Evra è una brutta pagina della sua carriera che sembra aver archiviato e superato dopo la squalifica per 8 gare e 40000 sterline di multa. Altra brutta pagina della sua carriera che non ha superato, anzi ieri ha dimostrato di averla letta di recente, è quella dei morsi agli avversari. Al di là della facile ironia che si può fare su questi gesti è un peccato che una della stelle più brillanti dell'intero calcio mondiale perda così la testa. Il primo avversario a subire un morso da Suarez è stato Bakkal, giocatore che, a tempi in cui Suarez militava nell'Ajax, giocava con la maglia del PSV Eindhoven. Il secondo episodio ha avuto molta più risonanza perchè il giocatore morso è stato Ivanovic, difensore serbo del Chelsea. Per quell'episodio Suarez venne squalificato per sette giornate oltre a ricevere una multa salata. Nella partita di ieri, con gli occhi del mondo che guardavano la partita tra Italia e Uruguay, a venir morso è stato Chiellini. L'arbitro non ha preso provvedimenti, ma la FIFA sembra intenzionata ad aprire un'inchiesta che potrebbe precludere a Suarez la possibilità di giocare ancora in questo Mondiale 2014 e forse anche oltre.
Giocatore straordinario, che preso per mano la sua Nazionale e trascinata a vette impensabili negli ultimi anni, che però ha manifestato in carriera questi momenti di follia a cui non pare ci sia soluzione.
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