Se la Serie A si trova in difficoltà, peggio succede alla B. Il fratellino del Grande Calcio ha incassi ancora minori. I diritti TV ormai non sono neppure sufficienti ad iscrivere la squadra al campionato, figuriamoci per fare mercato. Ecco che l’unico modo che c’è per rafforzarsi è costruire una squadra con pochi soldi, sperare di prendere qualche scommessa dalla Lega Pro e rivenderlo poi in A. Questo è l’unico modo plausibile per sopravvivere.
Ecco che diventa difficile mettere in piedi una squadra. Ogni presidente, direttore sportivo e allenatore sogna di partire il primo giorno di ritiro con quella che sarà la squadra definitiva per la stagione. Ma non è più possibile. Anzi, fino agli ultimi giorni spesso gli organici non sono neppure completi. Già, perché sono proprio questi i momenti in cui davvero si possono fare gli Affari. Le società sono costrette a mandare via gli esuberi, giocatori che gravano sulle casse della società e che nello spogliatoio porterebbero solo malumore.
E qui, entrano in gioco gli altri club. Pronti come degli avvoltoi vanno alla ricerca di un giocatore a basso prezzo, oppure in prestito o ancora con parte dell’ingaggio pagato dal precedente team. A quel punto, solo a quel punto, si vedrà chi è bravo a cogliere la palla al balzo.
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