Antenucci si ritira, il percorso al Toro: la Serie A raggiunta, la voglia di restare e la beffa in busta
—Nel campionato successivo viene rinnovata la comproprietà, Antenucci resta quindi a Torino ed è confermato dal nuovo tecnico, Gian Piero Ventura. Sotto la sua ala, l'attaccante molisano si scopre ancor più prolifico. Diventa a tutti gli effetti un protagonista con 41 presenze, raggiunge la doppia cifra in campionato arrivando a 10 gol e li impreziosisce con 6 assist. Antenucci disputa quindi un'ottima annata contribuendo con le sue reti al salto in Serie A dopo tre anni in cadetteria e dopo l'amarezza della stagione precedente chiusa senza nemmeno agguantare i playoff. Il Toro ottiene la promozione il 20 maggio 2012, chiudendo al secondo posto dietro al Pescara dopo una lunga lotta per la vetta. Antenucci festeggia nella speranza di poter rimanere sotto la Mole e afferma: "Io spero di rimanere qui, con la maglia del Torino addosso, anche se nel calcio non si può mai sapere". Così non avviene. Torino e Catania non trovano un accordo, si va alle buste per decidere le sorti del giocatore. Il 22 giugno 2012 il club etneo offre 1.1 milioni di euro, il club granata si ferma a 900 mila. Una doccia fredda per Antenucci, come ricordato anche lo scorso settembre in un'intervista a Tuttosport: "Il direttore del Catania mise più soldi di quanto si aspettavano tutti, facendo un danno a me e al Catania stesso. A Torino avevo tanti amici. Mi ero innamorato della città, la più bella in cui ho giocato: ero salito anche a Superga. Un’emozione unica per quei ragazzi che vengono giustamente venerati ancora". Nulla da fare, è addio: "L'unico rimpianto è non aver potuto continuare nel Torino". Antenucci torna a Catania, ma non è mai stato nei piani e dopo lo sgarbo di averlo strappato ai granata viene girato in prestito allo Spezia, da lì Ternana e due anni in Inghilterra al Leeds United. Poi il rientro in Italia con la Spal e finalmente la Serie A. Antenucci l'aveva appena assaporata quasi dieci anni prima nel 2008 con l'esordio in maglia Catania in una stagione dove poi era stato progressivamente accantonato, poi 14 presenza nella stagione prima di passare al Toro. La vera possibilità di giocarsi la A arriva tuttavia con la Spal: a Ferrara nel 2016-2017 Antenucci si guadagna la promozione sul campo come con il Torino e a differenza di quanto successo in granata può restare per viversela. Antenucci resta alla Spal fino al 2023, poi va al Bari, altra società in cui lascia il segno, per tornare infine a Ferrara, quella città che ora è diventata casa e continuerà ad esserlo per un nuovo capitolo fuori dal campo. Appesi gli scarpini al chiodo, l'idea di Antenucci è continuare a studiare da direttore sportivo.
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