Il Portogallo è riuscito a segnare il gol della bandiera nel finale quando Scolari ha deciso che era arrivata l’ora di Nuno Gomes al posto di Pauleta, come sempre impercettibile, e soprattutto di Luis Figo, che ha servito un cross al bacio per l'ex centravanti della Fiorentina, che non ha avuto difficoltà a realizzare. La Germania è andata probabilmente al di là delle aspettative degli addetti ai lavori, così come il Portogallo, capaci di arrivare davanti a formazioni più attrezzate come l’Argentina, il Brasile e l’Inghilterra.
E ora prepariamoci alla lunga giornata che ci porterà alle 20 a Berlino alla finalissima tra Italia e Francia. Arriviamo alla partita con la solita boria francese nelle dichiarazioni, dal simpaticone di Platini, che si aspetta il primo successo italiano nel 2048, al ct Domenech, che non riuscendo ancora a capire chi fa la formazione tra lui e Zidane si ostina al suo senso di superiorità nei nostri confronti.
Mutuando le parole di Lippi, non abbiamo un’occasione migliore per far ricredere gli altri, ma soprattutto questo può essere il traguardo per una classe di calciatori che non ha ancora raccolto molto a livello di rappresentative nazionali, rapportato al potenziale tecnico, tattico e atletico a disposizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)