Verrebbe inoltre salutato definitivamente il Campionato Primavera, probabilmente questo uno dei punti più spinosi, e queste formazioni dovranno rispettare le regole della Lega Pro (rinuncia ai contributi, esclusione dal voto in assemblea, indicazione del terreno di gioco) oltrechè seguire una determinata tipologia di modalità d'iscrizione al campionato. Infine, il capitolo stranieri: non potranno far parte di queste compagini giocatori extracomunitari, che in Lega Pro non possono giocare; soluzione che ovviamente favorirebbe una maggiore valorizzazione dei talenti nostrani. Questi i punti, già quindi ben definiti, del progetto.
La nota dolente arriva però proprio quando il discorso verte sulle tempistiche: difficile che il progetto prenda il via già dalla prossima stagione secondo Gravina, poichè i tempi tecnici sono ormai proibitivi ed è necessario modificare l'articolo 50 dopo aver trovato appunto quella quadratura che soddisfi appieno tutti. Proprio in questo senso il presidente della Lega Pro lancia una frecciatina ai club di Serie A, affermando di essere pronto a far partire il progetto ma di non essere convinto che lo stesso valga per le società del massimo campionato.
Come detto dipenderà tutto dall'Assemblea del 26 aprile. In ogni caso, filtra ottimismo: difficile a questo punto che questo utile ed interessante progetto abbia il suo inizio in Italia a partire dalla prossima stagione, ma in ogni caso sembra che nella peggiore delle ipotesi l'obiettivo "Squadre B" sarà raggiunto a partire dal campionato 2017-2018. Ancora una volta, alle parole toccherà far seguire i fatti.
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