È proprio dal ritiro della Nazionale a Londra per la Finalissima contro l’Argentina, nel giugno 2022, che arriva la telefonata di Adriano Galliani: “Guarda, Matteo, solo per avvisarti che il Monza è salito in A”. La trattativa si definisce a luglio, e al suo ritorno Pessina viene subito investito della fascia da capitano. “La fascia non è pronta, è già indossata – disse Galliani– io di Matteo conosco tutto: suo nonno, la mamma, il papà”. Emozionato, Pessina risponde: “Per chi ha fatto dieci anni nel Monza, poter tornare a giocare la Serie A con questa maglia è davvero stimolante”.
Pessina, presenza e costanza: quale futuro?
—Matteo Pessina è un giocatore serio, lontano dagli stereotipi del calcio moderno. Dopo il liceo scientifico, ha scelto di studiare Economia e Management alla Luiss di Roma. Ama viaggiare, leggere, praticare golf e tennis. Un profilo che unisce dedizione e disciplina sportiva. I numeri parlano da sé: nella stagione 2022-2023 colleziona 35 presenze, 5 gol e 3 assist, contribuendo all’undicesimo posto del Monza alla prima partecipazione in A. L’anno seguente va ancora meglio: 37 presenze, 6 reti e 3 assist. L’unica assenza? La gara col Napoli, saltata per squalifica dopo il doppio giallo rimediato proprio contro il Torino. Era il 30 marzo 2024 e il suo fallo consentì a Sanabria di presentarsi dagli undici metri e garantire i tre punti.
L’ultima stagione è invece stata segnata dalla sfortuna, sia sul piano personale che collettivo. Nel novembre 2024, Pessina si ferma: lesione parziale del tendine del bicipite femorale. Inizialmente si pensa a un recupero in un paio di mesi. A marzo 2025 torna tra i convocati per le sfide contro Torino e Inter, ma non scende in campo. Poco dopo annuncia l’operazione e la chiusura anticipata della stagione, chiusa con appena 11 presenze. Il Monza, senza il suo capitano, crolla. I piani di grandezza, ridimensionati con la morte di Silvio Berlusconi, si sono scontrati con un campionato nefasto, che ha condotto i brianzoli a una opaca retrocessione. Sullo sfondo anche un probabile passaggio societario – in via di conclusione – tra Fininvest e la cordata statunitense Beckett Layne Ventures, capitanata Brandon Berger e che vede coinvolto anche l’ex dirigente della Roma Mauro Baldissoni. Ora anche il futuro di Pessina sembra destinato a cambiare.
Torino, Pessina per ridisegnare il centrocampo
—La Serie A lo aspetta. Il Torino lo valuta come profilo ideale per dare equilibrio, intelligenza e personalità al centrocampo. Pessina può agire da mezzala, da mediano o da trequartista. Oltre alla duttilità, ha visione, tiro e senso tattico e soprattutto leadership. Per Baroni sarebbe il giocatore giusto per costruire il nuovo centrocampo del Toro. Già nel 2022 era stato accostato ai granata dopo il primo anno di Juric, che lo aveva già allenato a Verona. Alla fine, Pessina scelse il Monza. E chissà che stavolta non sia arrivato il momento di vederlo a Torino. Tuttavia, qualche interrogativo resta. Pessina è reduce da un infortunio serio, che lo ha tenuto lontano dal campo per mesi, e c’è da capire in che condizioni fisiche si presenterà alla ripresa. Inoltre, con un contratto importante e lo status da capitano, potrebbe non essere un’operazione semplice né sul piano economico né su quello gestionale.
Matteo Curreri
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)
