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Rimpianti o meteore? Anche 4 ex Toro tra i convocati per lo stage dell’Italia

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Dai più noti Millico e Lucca a Moro e Bianco: cessioni troppo affrettate?

Alberto Giulini

Ci sono anche alcuni giocatori passati da Torino tra i tantissimi elementi di interesse nazionale che Roberto Mancini ha deciso di convocare per lo stage della Nazionale italiana in corso dal 20 al 22 dicembre: 60 giocatori di categorie diverse chiamati per saggiare dal vivo le loro qualità per vedere chi di loro può aggiungersi ad un gruppo in fase di evoluzione dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Tra i calciatori oggi nel Torino figura Alessandro Buongiorno, ma allargando lo sguardo si trovano anche altri ex Toro. Difficile ad oggi parlare di rimpianti veri e propri in casa granata, dato che nella lista dei convocati figurano anche diversi giocatori che negli ultimi mesi hanno dimostrato molto poco sul campo. Parlando però di giovani, sarebbe comunque sbagliato spingersi ad un giudizio definitivo dato che le rispettive carriere sono appena agli inizi.

Millico, quanta fatica in Serie B

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Spicca ad esempio il nome di Vincenzo Millico, il classe 2000 assoluto protagonista con la Primavera di Coppitelli nel 2018/2019 e oggi al Cagliari. L’ottimo rendimento nei campionati giovanili valse direttamente il salto in prima squadra all’attaccante, che tra qualche acciacco di troppo ed alcuni limiti caratteriali non è però mai riuscito ad affermarsi. Ivan Juric non lo ha mai preso in considerazione portando dunque il club alla decisione nello scorso mercato estivo di cedere il giocatore a titolo definitivo. Nel Cagliari l’attaccante fin qui ha trovato poco spazio (sette presenze, corredate però da due assist) in una squadra che sta stentando, tanto da aver indotto la società all'esonero del tecnico Liverani. A ventidue anni Millico ha ancora tutto il tempo per costruirsi una buona carriera, ma ad oggi è difficile parlare di un rimpianto per i granata: tra i professionisti il classe 2000 ha ancora tutto da dimostrare. Chissà che il cambio di guida tecnica al Cagliari non lo possa favorire. 

Lucca, l’exploit e poi il calo

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C'è poi il caso di Lorenzo Lucca, scartato dai granata nel gennaio 2020 dopo sei mesi da fuoriquota in Primavera tutt'altro che eccezionali. Al Palermo il centravanti classe 2000 si è messo in mostra in Serie C, guadagnandosi la chiamata del Pisa in cadetteria. In Toscana Lucca ha vissuto un anno fa un avvio di campionato da urlo, salvo poi crollare con il passare dei mesi tanto da perdere il posto da titolare. In estate il centravanti torinese è comunque stato protagonista di un prestigioso trasferimento all'Ajax, che fin qui lo ha impiegato prevalentemente con la formazione Under 21. Sicuramente in casa Toro non manca il rimpianto per aver perso a zero un giocatore che nello scorso mercato è stato valutato undici milioni (prestito oneroso con diritto di riscatto). Quanto al rendimento in campo, anche in questo caso, Lucca ha però ancora tantissimo da dimostrare prima di potersi iscrivere alla lista dei talenti lasciati scappare troppo presto.

Bianco e Moro, segnali incoraggianti

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Ha vestito la maglia granata al livello di Scuola Calcio Alessandro Bianco, centrocampista classe 2002 di proprietà della Fiorentina. Scartato dal Toro all'età di 12 anni circa, il giocatore si è messo in mostra con il Chisola ed ha convinto il club viola a tesserarlo per il suo vivaio. In campo giovanile Bianco ha fatto molto bene ed ha sicuramente rappresentato un grande rimpianto, ora andrà visto all’opera con la prima squadra (per ora ha raccolto tre presenze in Conference League). È passato solo di sfuggita al Toro Luca Moro, prestato alla Primavera del Torino per il Torneo di Viareggio del 2019. A fine stagione, il club preferì non tesserare l'attaccante classe 2001. Assoluto protagonista con il Padova in Serie C la passata stagione, l’attaccante è stato comprato per due milioni a gennaio 2022 dal Sassuolo che in estate lo ha girato in prestito al Frosinone (fin qui 3 gol in 16 partite con i ciociari). Moro ha dimostrato di avere le carte in regola per fare bene in cadetteria, è da vedere se riuscirà a confermarsi in futuro anche a livelli più alti, ma è tra gli attaccanti italiani più interessanti. 

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