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Toro, come cambia il centrocampo? Tameze e Ilic le variabili da valutare

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Reparto completo da un punto di vista numerico, in attesa delle valutazioni di Baroni
Alberto Giulini Vicedirettore 

L’ingresso di Faustino Anjorin al posto di Samuele Ricci, in attesa di trasferirsi al Milan, potrebbe completare la mediana granata da un punto di vista meramente numerico. Per il 4-2-3-1 di Marco Baroni il numero di centrocampisti in rosa potrebbe già essere sufficiente, ma ci sono diverse variabili da considerare.

Da Casadei a Gineitis: i punti fermi

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In rosa ci sono già dei giocatori che faranno parte del progetto del nuovo tecnico. Uno di questi è Tino Anjorin, il cui acquisto andrà solamente formalizzato nei prossimi giorni. Sarà un punto fermo anche Gvidas Gineitis, cresciuto molto nell’ultimo campionato e ora in cerca di un ulteriore salto di qualità. E poi c’è Casadei, il grande investimento dell’ultimo mercato di gennaio sarà uno degli uomini più importanti da cui ripartirà il Toro. Anche se, nel suo caso, si potrebbe anche valutare un impiego in posizione più avanzata: in Under 21 ha fatto vedere cose molto interessanti sulla trequarti, sarà Baroni a decidere quale sia la collocazione ideale per l’ex Chelsea.


Ilic e Tameze: palla a Baroni

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Il più grande punto interrogativo si chiama Ivan Ilic. Qualitativamente il serbo sarebbe probabilmente il centrocampista più forte in rosa, ma il rendimento delle ultime stagioni è stato troppo altalenante. E non si può nemmeno dimenticare che a febbraio il classe 2001 era stato venduto allo Spartak Mosca, prima che l’affare saltasse. Palla a Baroni, dunque: starà a lui capire se Ilic potrà essere un elemento importante per il suo Toro o se convenga trovargli una nuova sistemazione sul mercato. Diverso il discorso su Tameze, reduce da un campionato vissuto quasi ai margini: la mediana a due potrebbe valorizzarne le qualità, ma sarebbe necessario un ritorno a livelli decisamente più alti dell’ultima stagione. Anche in questo caso una cessione, complice anche il contratto in scadenza nel 2026, è uno scenario che non si può escludere, anzi. Ma spetterà a Baroni l’ultima parola.

Da Ilkhan a Ciammaglichella: i giovani sotto esame

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C’è poi una batteria di giovani che andranno valutati e su cui andranno prese delle decisioni. È il caso di Emirhan Ilkhan, di rientro dopo la rottura del crociato. Il turco è stato poco considerato nel recente passato, ma è ancora molto giovane (classe 2004) e sarà giudicato dal nuovo tecnico. Rientrerà dal prestito Aaron Ciammaglichella: nel 4-2-3-1 è più facile ipotizzare un eventuale impiego in posizione più avanzata, sarà in ogni caso Baroni a valutarlo.