Chi bussa alla porta? - Tutto quello che chiedono a gran voce i tifosi, ché resta l'unico modo per farsi intendere, è avere per le mani un progetto e affidarlo a giocatori che ci credano, che non la prendano come una vacanza studio, com'è stato sin troppo spesso sino ad oggi. Ecco perché affidarsi a chi, come Maxi Lopez, si consola con una compagna da sogno ma ha vissuto due stagioni da incubo oppure ancora a Marco Donadel che parimenti fa tappezzeria da due anni a Napoli e peraltro ha più volte manifestato dubbi sulla destinazione Toro, è un segnale difficile da interpretare. Senza dimenticare che in attacco c'è da sostituire un totem come Rolando Bianchi con quello che ha rappresentato per i tifosi. Un esempio, solo l'ultimo? Ieri il capitano (fino a nuovo ordine...) è stato operato come programmato al setto nasale e per lui, da parte dei tifosi, erano pronte 77 rose rose, segno intangibile d'amore. La consegna non è riuscita, sarà fatta nei prossimi giorni.
Progetto, in primis - Sono solo sussurri di mercato, d'accordo. Ma ci sono anche se fino a prova contraria restano tali. Il Toro, Ventura o meno, ha bisogno di gente motivata, di ritrovare una propria identità che al di là delle rievocazioni, si tutti nel presente sapendo di poter contare su persone che ci credano, come in fondo dovrebbe essere per qualsiasi progetto imprenditoriale. Ecco perché anche noi attendiamo le prime mosse, giusto per capire che aria tiri.Federico Danesi
(foto M.Dreosti)
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