La Roma ha dato spettacolo a Marassi, dove un pubblico sportivo ha applaudito Totti per l’eurogol, il capitano è tornato sui suoi migliori livelli di forma, la squadra di Spalletti è forse quella che offre il miglior gioco del torneo. La Lazio festeggia il 46esimo compleanno di mister Rossi con una goleada contro il povero Ascoli, rimasto in partita per un tempo; i biancazzurri ora guardano da vicino il quarto posto utile per la Champions, nonostante la penalizzazione.
La Fiorentina pareggia il derby a Siena, Toni non incide e allora ci pensa Mutu a rimettere a posto le cose dopo un inizio da dimenticare; per i viola è il secondo passo falso consecutivo. Nel derby amaranto della famiglia Lucarelli esce un bel pareggio con gol, ci auguriamo che Spinelli non infierisca su Arrigoni incapace di conservare il doppio vantaggio, tenuto conto del fatto che la Reggina appare come una delle squadre più in forma del torneo.
Il Catania dimentica la goleada di Roma battendo il Parma con un secco 2 a 0, anche se gli emiliani recriminano su alcune decisioni arbitrali, non ultima l’espulsione di Grella, che li ha penalizzati.
Gli anticipi del sabato regalano il primo successo di Del Neri dal suo ritorno sulla panchina del Chievo, contro un'Udinese incapace di reagire alla papera del pur bravo De Sanctis.
Il serale riporta alla vittoria il Milan dopo un mese di astinenza, anche se ci vuole Maldini per portare a casa i tre punti; anche contro il Messina la squadra ha avuto diverse occasioni da gol, ma Inzaghi e Gilardino sembrano poco ispirati e Kaka ha fatto vedere cose eccellenti ma ha collezionato ancora un palo; Giordano ha fatto del suo meglio schierando una squadra ben coperta, ma Riganò prima e Di Napoli poi non sono riusciti ad avere occasioni per impensierire Kalac.
Il posticipo domenicale era il big match della giornata, con la sfida tra le capoliste Palermo e Inter. Vince la squadra di Mancini in una bella partita, aiutata da una papera di Fontana nel primo gol di Ibrahimovic schierato in coppia con Adriano apparso rigenerato, e da un Palermo sfortunato per l’infortunio che ha fermato Amauri dopo il gol del pareggio, ma la squadra di Guidolin forse non è ancora abituata alla pressione degli scontri che contano. I nerazzurri appaiono più concreti e cinici rispetto al passato, capaci di tenere in difesa con Stankovic a protezione della retroguardia e ora vanno in fuga, con quattro punti sulla Roma e sei sul Palermo, a cui comunque va un applauso per il grande campionato giocato finora.
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