Ecco il calcio si gioca così come ha fatto l'Atalanta. Il Toro è stato nullo con marcature sempre allegre e nerazzurri sempre liberi di giostrare a centrocampo. Colpe dei giocatori ma anche colpe di un allenatore incapace di imprimere alla squadra grinta e coraggio. Inutile ricordare la cronaca di una partita giocata a senso unico. Il risultato è andato oltre il gioco tennistico. Tutti esterrefatti all'ultimo gol di Muriel. È davvero imbarazzante giudicare i singoli giocatori granata, si perde in 11 sempre, ma salviamo Sirigu, Belotti e Nkoulou, poi un po' meglio anche Lukic e Berenguer, ma tutto ciò è troppo poco per salvare una squadra dalla vergogna. Esclusi dal contesto sia Millico, Edera e Lyanco che non centrano nulla con questa sconfitta.
I mali di questa squadra sono quelli nati nel calciomercato estivo dove il Toro non si è rinforzato mentre la Società granata e l'allenatore hanno sempre pensato ad una squadra forte, la più forte degli ultimi 10 anni. Già capace di entrare nella storia granata perdendo per la prima volta in casa subendo 7 reti. Sembra incredibile ma è la realtà tra l'incredulità di un barman in sala conferenze che non ci voleva credere nel sapere di questa sconfitta con tante reti subite e i tanti presenti quasi in un silenzio impietoso. Questa squadra oggi come oggi non merita di chiamarsi Toro. Il Torino è un altra cosa e farebbero bene a scusarsi con tutti i tifosi.
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