Nel segno del Toro / Il primo Zac degno di essere inserito nella triade è sicuramente Renato Zaccarelli. Giocatore del Toro per più di quindici anni
Una domanda che potrà parere strana a molti tifosi. In realtà è una specie di test per valutare quanto a fondo ognuno di voi conosca la storia della nostra squadra del cuore. A semplificare il lavoro è il fatto che in oltre cent'anni di storia solo tre sono i giocatori il cui cognome comincia con Zac dei quali tuttora conserviamo un caro e preciso ricordo.
https://www.toronews.net/columnist/nel-segno-del-toro/chi-venne-soprannominato-il-poeta-del-gol/
Il primo Zac degno di essere inserito nella triade è sicuramente Renato Zaccarelli. Giocatore del Toro per più di quindici anni, arrivò tra le file dei granata nel 1966, con i quali collezionò 413 presenze tanto in campionato quanto per le coppe. Come giocatore era dotato di una visione di gioco innata, cui faceva da eco un'abilità atletica virtuosa ed elegante. I compagni di gioco lo chiamavano "Lord Brummel". Gigi Radice, scopritone il talento, ebbe l’intuizione di spostare Zaccarelli come mediano durante i suoi ultimi anni da professionista. Una volta terminata la carriera agonistica, a 36 anni di età, Zacarelli ricoprì il ruolo di direttore generale per il club piemontese. Ci si ricorda della sua attività da direttore per il periodo 2004-05, considerato da molti come un capolavoro, allorché Zacarelli dimostrerà di saper dare nuova linfa vitale alla squadra, permettendole di arrivare ai play-off, con conseguente promozione.
Il secondo Zac è Alberto Zaccheroni, voluto dal presidente Cairo per seguire i granata durante la stagione 2006-07. Nonostante un brillante esordio, il suo Toro finirà per adeguarsi al sentore di sconfitta con l'avvento del nuovo anno e Zaccheroni sarà estromesso dagli oneri del ruolo dopo la sconfitta patita contro il Chievo, a Verona. Di notevoli doti tattiche, Zaccheroni spartì il suo lavoro tra le fila di molteplici club, e finì perfino per occupare la panchina della nazionale giapponese, aggiudicandosi la Coppa d’Asia nel 2011.
https://www.toronews.net/columnist/che-cose-la-zona-cesarini/
Il terzo Zac è Benedetto Zacconi. Presente a Torino per due stagioni, nel 1933-35, totalizzò sette reti in cinquantasette partite. Italobrasiliano, è ricordato nella nostra storia principalmente per il gol che permise ai granata di evitare la retrocessione. Era il 29 aprile 1934 e i nostri giocavano contro l'Ambrosiana-Inter. L’azione compiuta da Zacconi fu considerata per lungo tempo come un intervento miracoloso e il giocatore incensato di ogni tipo di onore. Benedetto Zacconi nacque in Brasile, e si distinse al Botafogo per aver vinto i campionati di Rio nel 1930 e nel 1932. Dopo l’esperienza al Toro vestì la maglia biancoceleste per quattro stagioni. Morì a Rio de Janeiro nel 1944, ad appena 34 anni.