Una tinta ardente, altrettanto impulsiva. Un colore amaro, imbevuto di mitiche leggende. La consapevolezza di essere stati scelti per una vita audace, a tratti arrendevole e l’avido potere di rinascere ogni volta. Quanta asprezza, quale adorazione nei nostri sguardi.
Uno folle sogno d’amore, un’idilliaca dimora nella quale non posso non tornare.
“Domenica non posso, devo tornare a casa”
Camilla Bianchi
Era il 1958, avevo cinque anni e, a quei tempi, abitavo a Chieri. Un giorno fuori di un bar c'era una macchinetta che con 5 lire ti dava una pallina di chewingum e contemporaneamente usciva una figurina di cartoncino di corridori ciclisti o calciatori. Chiesi 5 lire a mio padre girai la manopola della macchinetta e uscì la figurina di una squadra con la maglia rosso scuro con un bordo nero nell'angolo. Chiesi a mio padre che squadra fosse e cosa significava quel bordo nero e lui mi raccontò la storia e la tragedia del Grande Torino. Ecco, da quel giorno è nata in me una passione che non mi ha più lasciato e che ancora oggi mi provoca sempre forti emozioni. Più di una volta nella vita, il Toro mi ha dato la forza di andare avanti. Il Toro è anche questo: un compagno di vita. Abitando a Genova da 50 anni e più ogni volta che mi chiedono "per quale squadra tifi?" e io rispondo "Torino!" quasi sempre mi guardano un po' strano e subito mi chiedono: "Perchè?". Ormai ci sono abituato. Li perdono perché loro non sanno.
Riccardo Tonello
Io sono del Toro grazie a mio zio che mi ha contagiato fin da piccolo. Sono del Toro perché per me non può essere altrimenti, da sempre sono convinto che il Toro è un modo di essere. Sono passato (come tanti di noi), da momenti indimenticabili perché felici (semifinale Toro-Real, il Toro-Albinoleffe della rinascita), e da momenti indimenticabili per altri motivi (una retrocessione a caso, il rigore di Cerci). Ma capisco la bellezza di essere del Toro quando incontro il papà di un mio amico granata, anche lui tifoso del Toro, al quale si illuminano gli occhi solo a dire “e il Toro?”, e il saluto con il quale ci lasciamo è l’essenza del perché sono del Toro: “Sempre Forza Toro” mi dice lui, "Sempre" gli rispondo io…..Sempre.
Fabrizio
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