tor columnist Fiorentina-Torino, tutte le emozioni possibili in 90 minuti

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Fiorentina-Torino, tutte le emozioni possibili in 90 minuti

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 Ebbene sì, tifare Toro ha raggiunto ieri un apice di totale insensatezza durante la partita dell'Artemio Franchi di fronte al quale persino un ''navigatissimo'' psicologo virtuale come me fa fatica a mantiene la mente lucida
Riccardo Agnello

  Ebbene sì, tifare Toro ha raggiunto ieri un apice di totale insensatezza durante la partita dell'Artemio Franchi di fronte al quale persino un ''navigatissimo'' psicologo virtuale come me fa fatica a mantiene la mente lucida Partiamo dall'inizio: si gioca in casa dei nostri più veri e storici amici e la giornata inizia con il solito gemellaggio più che mai sentito. In campo è tutta un'altra storia infatti la Viola spinge e il Toro se ne sta impietrito per i primi 36 minuti; siamo 3-0 e nel settore dedicato ai miei pazienti serpeggia pessimismo e depressione. Non si riesce nemmeno a parlare, ci si guarda gli uni con gli atri come a chiedere al vicino perché la squadra non abbia nemmeno la forza di reagire. Segna il Toro e il sentimento che inizia a prevalere è di rammarico perché in fondo la Fiore non è poi così invulnerabile dietro... se solo noi.... nel secondo tempo Santana accorcia ancora: qui la mente del paziente si divide tra ulteriore rammarico e la speranza di poter rimontare. Nella mente del soggetto iniziano a riecheggiare quei 3 gol alla Gobba di Lucarelli, poi Ferrante e infine Maspero. Manca ancora molto alla fine e la squadra sembra rinvigorita al punto che, dopo un paio di occasioni fallite, Cerci trova il colpo del 3 pari. A questo punto è un delirio, il tifoso del Toro non ci crede ancora, non sa bene cosa pensare e inizia a chiedersi quanto manca; qualcuno nel settore ospiti immagina che tanto non potrà mai andare bene fino in fondo e che qualcosa di storto succederà. Purtroppo succede! D'Ambrosio rimette in gioco Romulo in area e ovviamente quest'ultimo non sbaglia. Si ripiomba nello sconforto. Sono convinto che la maggior parte dei miei pazienti mi confesserà che forse sarebbe stato meglio non rimontare proprio e finire magari con un sonoro 3-1 dopo un secondo tempo senza particolari sussulti. Difficile dargli torto.  Vi invito nel mio solito ''studio'' a parlarne con me per descrivermi cosa avete provato ieri.   Riccardo Agnello  ( Foto Dreosti )