Tornando al centrocampo, se il Genoa gioca - come dovrebbe - con il 3-4-3 il Toro dalla sua con il nuovo modulo è ben schierato rispetto agli avversari, i due a centrocampo devono essere attenti sia a zona che a uomo ma sono i due esterni a dover fare la differenza in entrambe le fasi: fondamentali in attacco, puntando gli avversari in fase di cross e impostazione, anche per Belotti che deve di nuovo sbloccarsi mettendogli palloni importanti; ma importanti anche in fase difensiva per aiutare i compagni del centrocampo. Per Mihjlovic tra l'altro, ex Sampdoria, questo incontro potrebbe essere vissuto come una sorta di derby ed anche questo è un fattore motivazionale da non sottovalutare.
Un'ultima constatazione relativa a Lucas Boyè: bisogna decidere in quale ruolo schierarlo, trovando la posizione che più si addica alle caratteristiche del ragazzo che fino a questo momento in più occasioni è parso agire quasi più da 'terzino' che da punta, perchè deve rincorrere gli avversari che giocano in fascia. Al di là di questo, è evidente che magari domani qualche cambio e sorpresa di formazione ci sarà per valutare anche i giocatori papabili per il prossimo anno anche in ottica mercato. In ogni campionato c'è una macchia, e la partita col Napoli è proprio quella macchia da togliere ma non a livello di risultato, a livello di prestazione: quella di domani pomeriggio dev'essere di contro una prestazione da Toro, anche perchè il 4 maggio non è ancora lontano, e per questo motivo bisogna ripetere la partita fatta nel derby che era stata davvero di altissimo livello.
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