Chiaro che nessuno si augura questo, ma il tempo delle chiacchiere è giunto al termine e i tifosi si aspettano segnali “vincenti” anche da parte della squadra. È vero che l'obbiettivo dichiarato dell'Europa è stato prefissato su base biennale, ma sarà importante vedere concreti passi avanti nella capacità di ottenere punti e vittorie (o passaggi dei turni se parliamo di Coppa Italia). Oltre ad un ormai consolidato cambio di modulo e di gioco, Mihajlovic sta lavorando sul cambio di mentalità nei giocatori che devono imparare a giocare sempre per il massimo risultato. Una cosa apparentemente banale da dirsi, ma non così scontata quanto potrebbe apparire. Non si può allenare il talento, nel senso di farlo crescere dove non c'è, ma si può allenare la testa ad esigere sempre il massimo di quello che il corpo può dare. Vincere non è solo questione di essere più forti, ma anche di determinazione che diventa fondamentale dove c'è equilibrio (e la serie A italiana è molto equilibrata).
Ci auguriamo quindi che il mercato di gennaio porti quelle pedine che servono come il pane al miglioramento della rosa. Carlao è stato un acquisto non di grido, ma con un intento meramente funzionale, Iturbe invece è il segnale importante che se la società vuole può attirare profili di alto livello che fino a poco tempo fa non si poteva nemmeno lontanamente permettere. Poi, come sempre, sarà il campo a certificare se le intenzioni ci sono e si sono tradotte in realtà.
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