Il fattore più importante e da tenere in considerazione è sempre legato allo stato di forma fisica e psicologica del Toro durante lo scorrere delle giornate e delle varie avversarie nel momento in cui tocca incontrarle. Se, infatti, molto banalmente le squadre vanno incontrate tutte due volte, spesso fa la differenza il periodo in cui si gioca contro Tizio o contro Caio: infortuni, squalifiche, in casa o in trasferta, strisce vincenti o strisce perdenti, problemi societari e/o di spogliatoio, sono mille le variabili che rendono più o meno agevole incontrare una determinata squadra in un determinato periodo. E a priori questi fattori sono impossibili da far rientrare in una analisi che sia un minimo credibile.
Certo sulla carta non è mai agevole avere filotti di partite consecutive con formazioni presuntamente di alto livello e al Toro questo capiterà più o meno a metà del girone di andata e in quello di ritorno. L'augurio che ci possiamo fare è che la solidità della squadra di Ventura, il suo tasso qualitativo e la sua capacità di imporsi per gioco e risultati, minimizzi il più possibile le potenziali insidie che dovessero pararsi di fronte ai granata nello scorrere delle partite. Usando una frase fatta, non esistono partite facili in Italia. E le vittorie prestigiose dell'anno scorso dimostrano anche il contrario, cioè che non esistono partite impossibili da vincere. Nonostante la sperequazione ignobile nella divisione dei ricavi derivanti dai diritti televisivi che c'è in Italia, la differenza sul campo tra le squadre di A è molto più limitata rispetto a quello che i fatturati e le classifiche dicono. Spesso infatti a far pendere la bilancia in favore delle cosiddette grandi non sono inequivocabili differenze tecnico-tattiche ma singoli episodi o singole giocate nella maggior parte dei casi anche foriere di polemiche per come nascono o come si verificano.
Al di là perciò del calendario che lascia il tempo che trova, spero proprio che sia il Toro quest'anno ad essere l'artefice del proprio destino. Con un occhio di riguardo pure alla Coppa Italia che già solo per il fatto che potrebbe farci vivere un terzo derby non va assolutamente trascurata ma giocata e combattuta allo stesso livello del campionato.
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