Già pregusto una serata tipo con mio figlio: cena al punto di ristoro interno allo stadio, foto di rito accanto alle gigantografie di Meroni, Ferrini e capitan Valentino e a seguire partita della formazione Filadelfia. Sogno ad occhi aperti? Può darsi, ma credo che sia importante sfruttare ogni opportunità che un calcio sempre meno “romantico” offre a chi, come noi granata, vive e dà significati più profondi al gioco del calcio. Ripropongono il campionato riserve per favorire le rose delle squadre di alto livello? Bene, noi rivestiamo di significato e di orgoglio anche la squadra B: non un dopolavoro per far sgranchire le gambe a chi altrimenti marcirebbe in tribuna (o sulla nuova panchina “lunga”), ma una squadra vera e propria in cui chi non è una prima scelta del mister dia tutto per conquistarsi il posto nel Torino A e chi è giovane sia orgoglioso e voglioso di emergere con la maglia granata addosso.
Il tutto perchè indossare la maglia della formazione Filadelfia sia un privilegio quanto indossare quella della prima squadra e la parola Filadelfia su quella maglia torni ad avere il significato che ha avuto e che la storia gli ha assegnato fino a quello sciagurato 10 aprile 1998.
Alessandro Costantino
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