EPOCHE A CONFRONTO - Tornando ai tifosi, mi chiedo cosa pensassero i tifosi che avevano visto il Grande Torino, del Torino di Radice. Sicuro che fossero tutti felici e scevri da ogni critica? Che godessero il momento e basta? O non sarà magari successo, per esempio, che qualcuno abbia paragonato Claudio Sala ad un mito come Meroni con tutte le problematiche che tale paragone poteva generare? Con questo voglio dire che, a mio parere, ogni epoca della storia granata ha vissuto il confronto, e, in un certo senso ha pagato dazio, con una precedente. E' inevitabile, ma poi si è andati avanti e si sono scritti capitoli comunque importanti di quella stessa storia. Noi tifosi abbiamo un duplice ruolo in questo: tramandiamo alle generazioni successive ciò che è stato, ciò che abbiamo visto e vissuto, ma dobbiamo anche avere il senso di responsabilità di permettere a ciò che c'è di diventare qualcosa di buono che possa esser tramandato a sua volta. Poi ci saranno i cicli belli o i lustri bui come quelli da cui stiamo uscendo, ma sta a noi usare la forza della Storia per dare un segnale: applaudire la squadra compatti dopo una sconfitta come quella con l'Inter vuol dire “trasmettere” Storia, fischiare o mormorare verso un giovane che sbaglia un cross vuol dire fare esattamente il contrario. Sappiamo quali sono le bucce di banana sulle quali non dobbiamo cadere e sappiamo cosa invece può far scattare la scintilla granata. Abbiamo una grande occasione per ricominciare a scrivere pagine valorose di Storia granata: usiamola bene, essere speciali e unici non deve diventare un “peso” anche per noi tifosi.
Alessandro CostantinoTwitter: AleCostantino74
(foto Dreosti)
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