Le ultime due partite hanno detto cose importanti sui possibili sviluppi della stagione del Toro: la squadra è fragile psicologicamente soprattutto in quegli uomini che dovrebbero fare la differenza, il modulo caro a Giampaolo, il 4-3-1-2, è difficilmente applicabile con gli interpreti che il mister ha a disposizione, alcuni elementi della rosa che han giocato poco finora, in un contesto tattico più adeguato alle loro caratteristiche, possono giocarsi un posto da titolare. Non sono certamente verità sconvolgenti, piuttosto sensazioni che un po’ tutti avevamo avuto vedendo come era terminata la scorsa stagione, chi era stato preso come allenatore (Giampaolo) e come era stato condotto il mercato dalla società. Il 3-5-2 messo in campo da Conti, il vice del mister, suona tanto come una clamorosa inversione a U rispetto alle idee granitiche di moduli e tattica che da sempre portano avanti Giampaolo e il suo staff: un indietro tutta per lanciare, in un futuro (molto) prossimo, un avanti tutta sia a livello di risultati che di uomini al posto giusto in campo. È ciò che ci auguriamo noi tifosi ai quali, in questo momento, al di là del bel gioco, interessa maggiormente vedere sensibili miglioramenti della squadra a livello di tenuta mentale e di solidità. Se il 3-5-2 è la medicina che può dare sicurezza ai calciatori ed aiutarli a produrre prestazioni più performanti, allora ben venga questo “ritorno al passato”.
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La prima ora di San Siro e l’ordinata partita con l’Entella in effetti sembrano suggerire che se si rimette “la chiesa al centro del villaggio” la squadra appare più a suo agio perché di fatto questa è una rosa da 3-5-2. Ovvio che tutto ciò sia una palese sconfitta della società che ha scelto un mister con certe caratteristiche e non ha saputo dotarlo degli uomini adatti al suo credo calcistico. Lo “spirito di sopravvivenza” di Giampaolo lo sta portando a fare ciò che non ha mai fatto in carriera, ovvero ad abiurare a parte delle sue idee tattiche, ma la necessità di fare punti (e salvare la panchina…) è al momento talmente prioritaria che forse non c’è altro modo di andare avanti. Forse se Giampaolo
invece dell’esorcista avesse chiesto un mental coach avrebbe avuto una mano in più nel curare l’aspetto mentale che è quello davvero imbarazzante in questa squadra. È anche vero che se si continuerà col 3-5-2 si potrà sfruttare al meglio l’incredibile momento (che speriamo si trasformi in certezza futura alla luce anche del rinnovo di contratto) di Singo e le giocate di un ritrovato Ansaldi sugli esterni, così come andrebbe riproposta in avanti la coppia Zaza-Belotti nella speranza che il primo abbia finalmente ritrovato la strada per tornare il giocatore che era prima di approdare al Torino. Nel trio difensivo proverei Rodriguez come “braccetto” sinistro dove è sembrato più a suo agio che come terzino puro, scalando Lyanco o Bremer al centro e riesumando Izzo se ha davvero ritrovato la voglia di essere un giocatore da Nazionale, come “braccetto” destro.
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A metà campo Segre ci ha dato una lezione di romanticismo granata emozionandosi per la fascia di capitano che ha indossato nel finale di gara contro l’Entella ed ha dimostrato che in questa squadra può dire la sua. Francamente sono stanco di vedere i nostri presunti fenomeni come N’Koulou o Verdi steccare partite su partite: la squadra e i suoi risultati vengono prima delle plusvalenze (o della paura delle minusvalenze) ed è giusto che giochi chi garantisce il massimo rendimento a prescindere dai nomi. Di sicuro non vorrei essere in Giampaolo perché con le sue scelte future scontenterà parecchi giocatori, soprattutto i nuovi arrivati, ma se i risultati lo supporteranno uscirà vincente dalle turbolenze dello spogliatoio. Poi se ci fosse anche una società dietro a sostenerlo davvero (Cairo è mediaticamente sparito, Vagnati parla solo prima delle partite e mai dopo…) il suo compito sarebbe più agevole. Come sempre, la prossima partita, in questo caso quella con la Samp, sarà l’ennesimo banco di prova. E all’orizzonte c’è già il derby…
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Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.
Tutto questo è una chiara rappresentazione di come Cairo abbia distrutto la società: l’ultimo mercato è stato condotto con una programmazione caotica. Nuovo DS all’ultimo minuto, nuovo
allenatore integralista fissato sul 4/3/1/2 preso quando non avrebbe avuto materialmente il tempo per indottrinare i giocatori, nessun degli elementi acquistati che avesse le caratteristiche adatte ai nuovi schemi. Ora, dopo 5 sconfitte, 2 pareggi ed 1 sola vittoria, è già tempo del dietrofront. Finalmente si sono accorti che il solo schema attuabile con l’organico a disposizione è il 3/5/2, ma il modesto livello della maggior parte della rosa forse renderà vano anche questa soluzione. Siamo in fondo alla classifica e temo che ci rimarremo, visto come giocano le nostre concorrenti. Finché ci sarà Cairo, non ci sarà speranza.
A parte in coppa comunque i gol delle rimonte gli abbiamo presi col 352. Credo che più che i dettami tattici che possono variare anche appunto a partita in corso i problemi siano più profondi e con a monte di tutto cairo e la non società. Altra cosa il benevento ha pareggiato coi gobbi e l’udinese ha vinto con la lazio a roma, non la vedo troppo bene
Zaza sta giocando bene perché non gioca col gallo, ma ancora non si è capito questo problema di dualismo?
Col 352 abbiamo fatto gli stessi crolli che con qualsiasi altro modulo.
L’unica cosa che la società deve fare è rivoluzionare la squadra a Gennaio, via i mal cuntent subito!
Smettiamola di parlare di paura di vincere perdere o pareggiare.
C’è gente nello spogliatoio che rema contro la società e devono andarsene.
Avanti con Segre e Singo, Lukic quando torna e farei pure un pensiero veloce a rispedire certi prestiti indietro.
La società deve amettere I clamorosi errori del mercato estivo.
Purtroppo temo che se facciamo zero punti con Samp e Juve quello a pagare sia solo Giampaolo
Voglio essere totalmente ottimista: non faremo 0 punti ma tanti di più.
Spero 3-4.. Magari grande svolta nel derby..
La Samp è in crisi e la Juve è la peggiore da anni
Il guaio grosso é che con Cairo grosse rivoluzioni in positivo non si faranno. È più probabile che cerchi di piazzare altrove qualche giocatore che abbia delle richieste. A lui di come finirà il campionato non intrressa. Non è tifoso e cercherà solo di fare cassa.
Onestamente non condivido.
Con la difesa a 4 subivamo i cambiamenti di gioco e i cross sul secondo palo, oltre ai raddoppi laterali. Sono problemi impliciti in quel modulo a meno che non si difenda bassi.
Nel passaggio alla difesa a 3 i difetti sono corretti e con la definizione delle distanze, mantra del nuovo allenatore, sembrano stabilizzate anche le imbarcate in contropiede che prendevamo con WM.
Ovviamente con questa squadra si deve sempre stare allerta, ma la riflessione che ha portato alla difesa a 3 è un passo in avanti.
Non sarà un cambiamento radicale, vedremo una squadra camaleontica in grado di cambiare schema in gioco anche a partita in corso. Una degli aspetti positivi di questo inizio anno è Lukic nel ruolo di trequartista atipico, non credo sarà così facile per il mister rinunciarci. Molto dipenderà dall’avversario.
non è principalmente il modulo, a preoccupare! E’ la testa dei calciatori!! Serve davvero, veramente, irrefutabilmente la figura del Mental Coach! Ora..subito…almeno per 6 mesi…altrimenti questi non si risolleberanno mai più
Boh… Il 352 è anche il modulo con cui, con gli stessi interpreti, stavamo andando in B. Quindi io tutta sta sicurezza non ce la vedo.
Abbiamo l’attenuante reale e concreta del Covid, ma Giampaolo deve vincere con la Sampdoria e fare una partita convincente con i diversamente eretti. Altrimenti le cose per lui si complicheranno molto.
“diversamente eretti” è bellissima!