E, parlando di scelte, ancora più rumorosa è quella relativa alle ripetute esclusioni di Radonjic, che si susseguono ormai da due mesi. Karamoh ha un buon impeto ma ha anche dei limiti tecnici; Seck è evidentemente un giocatore inadeguato alla categoria. Chi sarebbe servito nel finale di gara a Frosinone è Radonjic, uno che ha dimostrato – seppur a corrente alternata – di poter tirare fuori il classico coniglio dal cilindro. Juric lo esclude per motivi disciplinari con una scelta che può apparire autolesionista. Ma ci sembra difficile dare torto a Ivan. Nella gestione di uno spogliatoio certi equilibri sono da preservare: chi sbaglia atteggiamento deve restare fuori finché non si allinea ai compagni. A costo di togliere alla squadra una risorsa potenzialmente importante: si possono lasciare per strada due punti, ma non la coesione del gruppo.
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