Il punto, però, è che l'Uefa organizza competizioni sportive europee che hanno tempistiche ben definite entro le quali è doveroso sapere chi ha i titoli o meno per accedervi. Tutto questo lodevole sforzo fatto sul Fair Play Finanziario se non è accompagnato da un efficiente sistema di giustizia sportiva rischia di creare distorsioni poco capibili dai tifosi che sono poi i veri danneggiati in queste situazioni. Roma e Torino aspettano di capire come partiranno le proprie stagioni sportive a seconda di cosa accadrà al Milan. E se un tifoso del Torino avesse prenotato le vacanze a Bormio, oltre che per godere delle bellezze della località montana lombarda, anche per seguire la preparazione della squadra di Mazzarri, chi gli rimborserebbe il danno subìto se il Toro dovesse anticipare di due settimane il suo ritiro in vista dei preliminari di Europa League? Il calcio è un business che muove miliardi di euro, ma questo immenso giro di soldi ha come fulcro i tifosi che fanno da volano per questo tipo di economia. Il tanto reclamato e pubblicizzato motto dell'Uefa, "Respect", cioè rispetto, è solo chiesto a giocatori, tecnici e tifosi o è anche dato in cambio? Perché pare che in realtà così non sia ed, anzi, l'altrettanto sempre in auge pratica di predicare bene e razzolare male sia in voga pure dalle parti di Nyon.
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.
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