Confesso che resto molto sospettoso di questa mia tesi e mi guardo bene dal pensare che davvero Cerci abbia il desiderio più o meno inconscio di rimanere al Toro. Guardo la realtà e cerco di mettermi nei suoi panni. Se la super stagione di Cerci finisse in gloria così come incominciata, gli converrebbe davvero lasciare il Toro? A livello economico non fatico a pensare che la risposta possa essere senza alcun dubbio un sì perchè altrove troverebbe un contratto molto più ricco di quello che il Torino potrebbe rinnovargli. Ma tutti gli altri aspetti? Davvero sarebbero così determinanti nel far pendere la sua scelta per un altro club?
Dove troverebbe Cerci una squadra in cui essere leader, amato dai tifosi, identificato come uomo simbolo? Chi gli garantirebbe un posto fisso, uno status da stella full-time e non da giocatore di lusso part-time? E quale squadra gli darebbe quella visibilità e continuità necessaria per poter rimanere nel giro azzurro? Per uno che è già stato scottato da "grandi" come la Roma o la Fiorentina, ripetere esperienze del genere al culmine della carriera vorrebbe dire gettare via tutto quello che di eccellente ha fatto e sta facendo in questi due anni di Toro.
Mi chiedo dunque se la metamorfosi che sta portando Cerci a consacrarsi campione lasciando le scomode vesti del "semplice" talento, sia realmente l'anticamera dell'addio del mancino romano alla maglia granata o non possa essere invece un motivo in più per continuare nel Toro questo processo di ascesa.
In fondo era la stessa domanda che mi ponevo su Ogbonna e sappiamo tutti come è andata a finire... Che Cerci, bruciato da altre esperienze, sappia fare meglio i propri conti? C'è da augurarselo, soprattutto per il bene del Toro.
Alessandro Costantino
Twitter: AleCostantino74
(Foto Dreosti)
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