Ho visto un grande Toro. E questa volta non è retorica, ma la sintesi perfetta di una serata che i tifosi granata attendevano da tempo. Contro i Campioni d'Italia del Napoli, il Toro ha sfoderato una prestazione maiuscola, conquistando una vittoria netta, meritata e di fondamentale importanza, che proietta i ragazzi di Baroni verso una nuova consapevolezza. Il tabellino finale recita 1-0 per il Toro, ma dietro questo risultato c'è molto di più di un semplice gol. Quella andata in scena all'Olimpico Grande Torino non è stata solo una bella partita, ma la dimostrazione che questo gruppo ha trovato la chiave per svoltare, forse proprio grazie al modulo 3-5-2 di cui abbiamo parlato qui.

la scossa granata
Un Toro da incorniciare: i granata stendono i Campioni d’Italia e ritrovano la vittoria al “Grande Torino”
L'approccio è stato subito aggressivo, con una grinta e una concentrazione che hanno imbrigliato fin dai primi minuti la manovra azzurra. Il gioco del Toro è apparso solido, equilibrato e, soprattutto, efficace, combinando l'intensità fisica a sprazzi di calcio ragionato. L'episodio chiave arriva al 32': la rete che decide l'incontro porta la firma di Giovanni Simeone. L'ex di lusso, arrivato in estate proprio dal club partenopeo, ha dimostrato un killer instinct glaciale, trasformando in oro la chance capitata sui suoi piedi e firmando un gol pesantissimo che ha fatto esplodere di gioia il popolo granata. Una piccola rivincita personale per l'attaccante, che in realtà non solo non ha esultato, ma ha chiesto scusa ai suoi ex tifosi. In ogni caso, si è trattato di un sigillo che ha premiato l'ottimo lavoro di tutta la squadra.
Il Toro non si è limitato al vantaggio. Ha saputo gestire, soffrire e ripartire. Nikola Vlasic, sempre prezioso tra le linee, prima del gol ha sfiorato il vantaggio con un palo interno incredibile, con Vanja battuto. Poi Pedersen, a tu per tu con il portiere serbo, ha sparato alto. Ma se l'attacco, a due con Adams a fianco del Cholito, ha palesato un passo in avanti, mostrando incisività, l'altra nota lieta è stata la difesa, letteralmente perfetta. La retroguardia a tre, guidata da un Tameze insuperabile, un Maripan che ha annullato l'ex Lucca, e un attento Coco, ha eretto un muro davanti alla porta, ben difesa da Israel, concedendo pochissimo agli avanti campani e respingendo ogni tentativo, anche nel concitato recupero finale, durante il quale i partenopei hanno segnato fortunosamente, ma con l'autore del gol, Lang, in fuorigioco.
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Questa è la prima vittoria casalinga della stagione per i Granata, una prestazione da incorniciare che vale doppio: tre punti d'oro e l'iniezione di fiducia necessaria per affrontare il futuro con rinnovato ottimismo. Finalmente il "Grande Torino" ha potuto festeggiare una vittoria voluta e guadagnata. Ora, però, è vietato abbassare la guardia. La crescita dimostrata in campo e la fame di vittoria vista contro il Napoli dovranno essere confermate senza indugi. Il prossimo appuntamento è un primo esame: domenica c'è la sfida casalinga contro il Genoa. Sarà l'occasione per dare continuità a questa prestazione di altissimo livello e dimostrare che il bel Toro visto contro i Campioni d'Italia è la vera versione della squadra, non una semplice eccezione. La strada è quella giusta, ma il cammino è ancora lungo e passa necessariamente per la conferma della ritrovata solidità.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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