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Torino-Sampdoria: l’analisi tattica del match analyst

Dario Biasiolo

Partirei come sempre dall’analisi della posizione dei giocatori del Torino quando accorciavano sul portatore

di palla nella trequarti difensiva, ancora troppe volte consentivano di calciare avanti, di crossare o di tirare

(almeno venti situazioni). Questo è un problema perché permette al giocatore avversario vivacità di

manovra, invece il portatore di palla non deve mai poter alzare la testa nella trequarti difensiva, credo

manchi un po’ di coraggio nel saper affrontare bene l’uno contro uno difensivo. L’altro motivo per cui il

giocatore arriva in ritardo sul portatore di palla è perché un attimo prima era sul portatore di palla che ha

poi trasmesso la stessa a un compagno sul quale nessuno esce, e chiaramente arriva in ritardo (un esempio

è al minuto 35.52 quando Meitè si trova in mezzo a due, in quel caso o scala Rincon o si abbassa Zaza ad

aiutare). Quindi questi meccanismi di uscita sul portatore di palla e di coperture reciproche sono da

migliorare affinchè diventino perfetti automatismi.

Strettamente legata all’uno contro uno è la fase del temporeggiamento, anche questa capacità decisionale

va migliorata, ben 13 volte non hanno temporeggiato, il che significa aver perso il duello e creato una

situazione di inferiorità numerica. Si tratta solo di avere pazienza e non irruenza, nel duello difensivo è

l’attaccante che deve fare la prima mossa, il difensore deve ben posizionarsi per dirigerlo verso il suo lato

forte, ma deve stare fermo il più possibile con i piedi reattivi come quelli del pugile (avete mai visto i piedi

di un pugile nell’esercizio del saltare la corda? Vanno a una velocità altissima), perché se tarda a spostare i

piedi l’attacco va immediatamente a segno. Nell’1 contro 1 la rapidità dei piedi è fondamentale e

soprattutto non bisogna mai rispondere, muovendosi, alle finte provocatorie tipo forbice o doppia forbice

(per intenderci quella che solitamente fa Ronaldo e la maggior parte dei giocatori).

Sulla marcatura di schiena molto bene i tre difensori. Per quanto riguardo la marcatura dell’uomo tra le

linee molto meglio rispetto alle partite precedenti, anche se Rincon tende spesso a uscire sul portatore di

palla quando alle spalle ha un avversario tra le linee smarcato, soprattutto nel secondo tempo quando gli

avversari giocavano con due punte, tenendo bloccati i difensori centrali. Anche in questi casi si deve

abbassare una delle due punte o deve scalare uno dei due centrocampisti, in modo da uscire sul portatore

di palla e lasciare Rincon più basso a marcare chi a turno si inserisce tra le linee. Quando invece era

l’attaccante che usciva per ricevere tra le linee i difensori lo hanno seguito e marcato molto bene persino se

arretrava sino a metacampo.

È costato un gol e due situazioni di pericolo perdere l’avversario che si inserisce dalle retrovie, il giocatore si

fa condizionare dalla palla perdendo di vista il giocatore che in quel momento sembra non essere attivo ma

un attimo dopo il suo inserimento diventa micidiale (gol di Candreva 53.01-28.33-35.52)

Ed è ancora capitato, anche se pochissime volte, di non leggere in tempo la palla scoperta e di ritrovarsi in

ritardo rispetto alla posizione dell’attaccante, e purtroppo una di queste situazioni ha causato il secondo gol

(62.30-40.21-45.30)

A oggi la difesa del Torino è quella che ha subito più reti, si notano però miglioramenti ma bisogna dare

ancora di più sia individualmente sia come movimenti di reparto.

Allenatore da più di 30 anni con un passato al Torino FC da allenatore in seconda e preparatore atletico e il ricordo indelebile della promozione in A nel giugno 2005 con Zaccarelli e Pigino, alterno tutti i giorni campo, videoanalisi e ancora campo per potenziare le qualità di ogni giocatore e lavorare sulle situazioni non ancora assimilate. Il calcio va studiato con gli strumenti giusti e tutto diventa più chiaro e più semplice.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.

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