E noi, ai giocatori che amiamo, sappiamo perdonare tutto: i cross sbagliati, i passaggi scentrati, le svirgolate, figuriamoci, siamo riusciti ad amare Beruatto e Policano che ogni volta che crossavano minacciavano i lampioni del Comunale. Però non possiamo accettare un errore di disattenzione.
Questa maglia richiede sacrificio fino all'ultimo istante. Quello scatto che è mancato, quella pigrizia sul finale, quella morbida rilassatezza in area di rigore all'ultimo minuto di recupero non è da Toro. Soprattutto non è del giocatore che, per noi, deve diventare pilastro e simbolo del Toro del futuro.
Gli abbiamo fatto troppi elogi? Il ragazzo è fra i più intelligenti della serie A. E capirà che dopo tanti elogi ci vuole anche una lavata di capo. Anche se la faccio proprio a malincuore. Forza Matteo.
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