L’obiettivo principale del mercato invernale può essere quello di innalzare il livello di qualità sulle corsie, soprattutto quella di sinistra.
“Sulla corsia di sinistra vorrei un artista, un Ansaldi giovane”, diceva Ivan Juric quest’estate nel ritiro di Pinzolo. Le cose sono poi andate diversamente e il club granata nella seconda metà di agosto ha optato per ripiegare sul ritorno di Lazaro, non riscattato in un primo momento a inizio estate. La fascia mancina è quindi rimasta quella della stagione precedente, con Vojvoda come alternativa all’austriaco. Ma era chiaro che nel reparto esterni servisse un restyling in grado di innalzare la qualità, anche perché Juric ha sempre contato moltissimo sui quinti per lo sviluppo del gioco.
Se a destra si è optato per sostituire Singo con Bellanova, giocatore futuribile e in crescita (scegliendo però come alternativa un Soppy che fin qui non si è reso protagonista), a sinistra il Toro è rimasto fermo dov’era, senza fare passi in avanti. Vojvoda e Lazaro sono due buoni giocatori, ma entrambi non fanno la differenza, e lo dimostra il fatto che sono fermi a zero gol e zero assist in 17 partite. Tutti e due si adatterebbero meglio al ruolo di alternativa di un esterno sinistro di primo piano che a questo punto metteremmo in cima alla lista degli obiettivi del mercato di gennaio. Per intendersi, servirebbe che Vagnati replicasse l’intuizione avuta negli anni della Spal, portando a Torino un Manuel Lazzari mancino.