Gallo Belotti, peccato per quello che ti sei perso

Andrea Belotti ha salutato i tifosi del Torino con i tempi sbagliati– due mesi dopo la conclusione del contratto! – e con le modalità sbagliate: per quello che sono stati gli ultimi sette anni, per quello che lui ha rappresentato per il Toro e per quello che il Toro ha rappresentato per lui, il commiato avrebbe dovuto essere live, di persona, allo stadio durante l’ultima di campionato dello scorso anno.

Non è stato così ma nessuno toglierà mai al Gallo l’importanza del suo contributo negli anni in granata. E andarsene (a parametro zero…) è una scelta legittima, certo. Solo il futuro, però, dirà se è stata la scelta giusta per lui. Al momento abbiamo la sensazione che il Gallo ha perso un’opportunità che non è solo quella di diventare un monumento per una tifoseria, ma anche quella di essere il leader di una realtà in crescita che ha avviato un percorso virtuoso. Ha tirato la carretta in momenti molto difficili, per abbandonare proprio quando c’è la speranza e la possibilità di un futuro migliore.

Il Torino di Juric, infatti, piace ed è promettente, al di là dei sette punti in classifica, i quali contano relativamente anche perché sei di questi sono arrivati contro squadre neopromosse. Più dei punti, in questo momento contano le sensazioni che dà la squadra, e queste sono positive. Perché al netto dei finali spesso in sofferenza, è un Toro che piace per la volontà di rendersi protagonista e per la capacità di approcciare le partite sempre nel modo giusto, che ha qualità e un’età media bassa. Che ha margini di miglioramento ancora notevoli, se si pensa che alcuni giocatori devono ancora inserirsi e, chissà, altri devono ancora arrivare. L’appetito vien mangiando e sarebbe bello vedere la squadra completata nel modo giusto a conclusione di questo mercato. Intanto, il mondo Toro fa bene a godersi la classifica. Belotti, invece, si goda la sua avventura alla Roma: quello che è stato è stato e resterà nei libri di storia, ora è il momento di pensare al futuro. Buona fortuna a lui, e al Toro.