Ma allo stesso tempo è bene sottolineare che i miracoli e le imprese sportive sono ben altre. La terza ed ultima annata avrebbe potuto e dovuto essere migliore. L’obiettivo non può non essere quello di crescere sempre, dunque aver colto lo stesso numero di punti dell’anno precedente (53) non è pienamente soddisfacente. Sul piano del gioco si è visto un Toro troppo spesso noioso e sterile, che non ha divertito i suoi tifosi. Mai è stato raggiunto un traguardo non impossibile, quello delle tre vittorie di fila, a testimonianza di una discontinuità di risultati; negli appuntamenti clou la squadra ha spesso sotto-performato. Juric ha sempre avuto il pieno sostegno della società, ma alcuni degli investimenti principali per giocatori espressamente richiesti (Ilic e Vlasic su tutti) al momento non hanno fatto fare il salto di qualità lasciando buchi di troppo nel bilancio. E pesano tanto i rimpianti dei derby contro la Juventus: Ivan ha intercettato tre anni in cui i bianconeri erano di un livello abbordabile, ma non ha vinto nemmeno un confronto. Vedremo se l’era che si è chiusa ieri lascerà in dote la Conference League, e può essere che i veri frutti della gestione Juric si vedranno nel prossimo futuro, ma la sensazione è che sia giusto che ora le strade si separino.
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