EDITORIALE

Juric e l’idea di un ciclo alla Ventura

Juric e l’idea di un ciclo alla Ventura - immagine 1
Al netto delle asperità caratteriali di tutti, ci sono i presupposti per progettare un ciclo duraturo come quello dell'allenatore genovese, ma con risultati anche migliori
Gianluca Sartori Direttore 

Non vincere una partita come quella col Bologna sarebbe stata un’impresa al contrario. Invece il Torino è riuscito a non buttarsi via pur senza negarsi il solito finale di sofferenza e sono arrivati tre punti meritatissimi. La vittoria contro la squadra di Mihajlovic è stata un fedele specchio di ciò che di buono e di meno buono ha offerto il Torino fin qui, almeno nelle partite in casa. Il buono è la spiccata propensione al dominio del gioco, da ottenere soffocando l’avversario con gli uno contro uno a tutto campo e il recupero palla in zone offensive che facilita la creazione di occasioni da rete. Il meno buono è la difficoltà nel concretizzare la mole di gioco che si crea, una difficoltà che si traduce spesso e volentieri in qualche brivido di troppo nei minuti finali e, di conseguenza, in una classifica che ad oggi è meno esaltante di quel che potrebbe.

La vittoria col Bologna è stata importantissima anche per gettare acqua sul fuoco dopo le ennesime dichiarazioni roventi di Juric alla vigilia del match. Comunque la si pensi, che ad ogni conferenza stampa si generi un clima di tensione (inutile, visti i risultati discreti della squadra) tra allenatore e società non conviene al Toro; perché i risultati arrivino ci deve essere sinergia e alchimia tra tutte le componenti. E allora la società è chiamata ad assecondare puntualmente le richieste dell’allenatore, che sta riuscendo a confermarsi sempre più credibile con i fatti ma che deve imparare a misurare le parole, veicolando le sue idee in sedi e modi più opportuni.

Nel post-Bologna, rasserenato dai tre punti, Juric da un lato ha confessato con ammirevole sincerità la sua tendenza ad andare oltre le righe dal punto di vista verbale. Dall’altro ha chiarito la sua visione, basata su un modo di fare calcio che prevede scouting, investimenti giusti su giovani di prospettiva e la loro valorizzazione. Una visione che è condivisa anche da Cairo, il quale faceva ad essa riferimento già lo scorso ottobre sul palco del Festival dello Sport di Trento. Una visione che il Torino fece propria già ai tempi di Gian Piero Ventura, il quale – comunque la si pensi su di lui – in granata costruì un ciclo duraturo e con buoni risultati sul lancio dei vari Darmian, Glik e Maksimovic. Oggi, al netto delle asperità caratteriali di tutti, con al timone di comando uno Juric che condivide con Ventura anche una certa propensione a ragionare da allenatore-manager, ci sono i presupposti per pensare a un altro ciclo duraturo e virtuoso. Che può avere, chissà, risultati anche migliori.

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 987 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".