EDITORIALE

La strada giusta

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L'obiettivo fissato dal club granata non è competere per le coppe europee ma riemergere dalla palude delle ultime due stagioni
Gianluca Sartori Direttore 

Quando si perdono due punti nel recupero finale è naturale masticare amaro. Ma anche se Ivan Juric non si accontenta del risultato maturato contro la Lazio, il suo Torino è sulla strada giusta. Lo è perché l’obiettivo fissato dal club granata non è competere per le coppe europee ma riemergere dalla palude delle ultime due stagioni, rivalutando giocatori, ricreando la giusta sinergia con l’ambiente e gettando le basi per un futuro più ambizioso. La squadra di Juric ha perso sì tre punti nei minuti finali, ma contro Atalanta e Lazio, due squadre che concorrono per la Champions League, due squadre che a Torino se la sono vista brutta, subendo il dominio dei giocatori con la maglia granata addosso.

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Proprio questo deve essere l’obiettivo stagionale del Torino: far venire i sudori freddi alle squadre avversarie quando, una volta guardato il calendario, si rendono conto che tocca andare a giocare a Torino. Un obiettivo che forse può già dirsi centrato e il “forse” magari lo potremo togliere di qui a una settimana, considerando chi saranno i prossimi ospiti all’Olimpico “Grande Torino”. Juric giustamente è cauto, non presta il fianco ai proclami, non esalta la sua squadra fino quasi a sminuirla. Errori ce ne sono stati, ma siamo a inizio campionato: c'è tempo e modo di rimediare, e comunque di partita in partita cresce la sensazione che il Toro ci sia, che sia una squadra vera già pervasa dalle idee del suo allenatore. Ora la tappa di Venezia. E in laguna i granata dovranno andarci con un solo intento: quello di dimostrare che, quest’anno, la lotta salvezza è roba d’altri.

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