Dopo la gara di Udine ci sarà la sosta di campionato. Alla necessità di concentrarsi sul presente si affianca quella, sempre più impellente, di riflettere sul futuro. Il triennio di Juric è giunto agli sgoccioli e i risultati fin qui non sono esaltanti ma nemmeno disprezzabili. Manca un pezzo per fare il salto di qualità. La società riuscirà ad avere le risorse che servono, gestendo anche l’inevitabile fattore del mercato in uscita? E Juric è l’allenatore che può dare quel quid in più? Le riflessioni che club e tecnico devono fare non sono scontate e banali. I presupposti perché il matrimonio possa continuare, dal punto di vista tecnico, sembrano esserci, e in ogni caso sarebbe un peccato non sfruttare il lavoro fatto negli ultimi tre anni. Ma il calcio è materia complicata e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. L’importante è che si prenda una direzione precisa, con unità di intenti e decisione.
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