I due motivi per cui non sarebbe onesto far finta non sia successo nulla
Dopo aver visto le immagini della spiacevole lite tra Davide Vagnati e Ivan Juric, non resta che augurarsi di cuore abbia ragione il direttore tecnico granata quando afferma che alla fine di tutto c’è stato un chiarimento tra il direttore e l’allenatore e che un episodio così potrebbe anche tramutarsi in uno scossone in grado di portare benefici. Non sarebbe però onesto commentare questa situazione spinosa facendo finta che nulla sia accaduto, per almeno due motivi.
Il primo è che non è normale l’immobilismo sul mercato a cui stiamo assistendo; pur conoscendo l’abitudine del Torino di arrivare a fine mercato per compiere innesti anche molto importanti, effettivamente nessuno si sarebbe aspettato che alla fine del ritiro la squadra sarebbe stata ancora così incompleta. Si sapeva da tempo che sarebbe stato un mercato delicato e difficile per le perdite tecniche all’orizzonte e per la contrapposizione tra le ragioni economiche di Cairo e le richieste tecniche di Juric, uno che non si fa problemi a mettere in piazza dubbi e preoccupazioni. Tra le due esigenze fin qui non è stata trovata una sintesi adeguata nonostante il tempo per organizzarsi non mancava; un mercato si giudica non solo guardando al chi arriva, ma anche al “quando”. Confidiamo che nel tempo che manca possano almeno arrivare i giocatori giusti per Juric.